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Carte di credito: le regole per difendersi dalle truffe

Carte_credito_bancomat.jpgEcco le facili regole dell’Abi contro le truffe attraverso carta di credito o bancomat, che è e resta comunque un sistema di pagamento  sempre più sicuro e da usare sempre di più: sia per non incorrere in spiacevoli furti o perdite di contante, sia per contribuire alla lotta contro l’evasione fiscale, come accade in tutta Europa. E poi anche perchè il pagamento con pos è obbligatorio se la transazione è superiore ai 30 euro. Ma la prudenza non è mai troppa!

Poco contante con sé Meglio non avere troppo contante con sé, ma utilizzare Bancomat e carta di credito oppure prelevare volta per volta, secondo necessità.

Memorizzare il pin La regola d’oro è sempre quella di memorizzare il Pin delle carte, indispensabile per prelevare contanti, e comunque mai conservarlo vicino alla carta.

Pin: copri la tastiera con la mano Quando si prelevano contanti, è bene accertarsi sempre che non ci siano installazioni anomale sugli sportelli o sguardi indiscreti (meglio digitare il numero coprendo la tastiera con l’altra mano).

Firma la carta di credito sul retro La carta di credito va sempre firmata sul retro in modo da rendere più difficile la falsificazione della firma in caso di furto o smarrimento.

Controlla l’importo prima di firmare Nei luoghi che non si frequentano abitualmente, meglio non perdere mai di vista la carta al momento dei pagamenti e firmare la ricevuta solo dopo aver controllato l’importo.

Conserva le ricevute e controlla il conto È utile conservare le ricevute di pagamento e controllare l’estratto conto, anche online, per poter rilevare in tempi brevi eventuali spese non autorizzate, che vanno segnalate subito alla propria banca.

Numero verde della banca a portata di mano Avere sempre a portata di mano il numero verde da contattare per bloccare immediatamente la carta in caso di smarrimento o furto.

Shopping online: solo su siti sicuri Per i pagamenti online, prima di inserire i dati è buona norma verificare che il sito offra una connessione protetta (riconoscibile dall’indirizzo che comincia con “https://” e non con “http://”, e dal lucchetto presente nella parte in basso a destra della pagina).

settembre 2014

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