Negli impianti di riciclo della carta e della plastica, in genere la maggior quantità che proviene dalla raccolta dei rifiuti si registra ogni anno nei giorni subito dopo Natale. Milioni di persone hanno scartato i regali sotto l’albero, producendo una marea di nastri di materiale sintetico e di carta stampata a colori sgargianti. E una volta aperti i pacchi, ecco arrivare l’ondata di imballaggi di cartone e di plastica – dalle millebolle al polistirene espanso – che avvolgono fin dalla fabbrica i prodotti più disparati. Possiamo fare qualcosa per contenere questa cascata di rifiuti superflui? Ci vuole un po’ di attenzione e di sensibilità ambientale, ma è possibile, almeno per quanto riguarda la scelta dei materiali: basterebbe opporsi a confezioni troppo elaborate e, se si vuole mantenere l’effetto sorpresa, incartare l’oggetto in semplici fogli di giornale o altra carta riciclata, evitando tutti quei fiocchi, fiocchetti e nastrini sintetici che sono tra l’altro praticamente impossibili da riciclare, a differenza della carta che è un po’ più facile da recuperare.

Per gli imballaggi di fabbrica è tutto più difficile, perché non dipende da noi, possiamo però far sapere all’azienda produttrice che forse potrebbe ridurre le dimensioni degli imballi o produrli con materiale riciclato e riciclabile. Ma se si vuole essere ancora più attenti all’ambiente vale la pena riflettere anche sulla natura stessa del regalo: privilegiare materiali e oggetti che abbiano un’utilità concreta e che non rischino di finire anch’essi nel cassonetto dell’immondizia perché indesiderati. Regalare cibo serbevole è sempre una buona idea, perché prima o poi verrà mangiato: un sacco di riso o di legumi, marmellate, salumi, una bottiglia di vino, ma anche una bella cassa di agrumi nazionali faranno sempre la loro bella e soprattutto utile figura. Regalare soprammobili, giocattoli e aggeggi elettronici presenta invece un forte rischio di non incontrare i gusti del destinatario e finire nell’oblio. Ci sono poi regali pressoché immateriali che non producono scarti: un abbonamento digitale a un quotidiano o a una rivista, un e-book, una breve vacanza in un luogo non troppo lontano (per evitare l’aereo che inquina molto), per esempio un week-end in una città d’arte raggiungibile in treno o in un agriturismo ecologico. Per questi regali basterà una piccola busta con le istruzioni, ma se volete osare si può fare anche con una e-mail di auguri e un allegato digitale.

Non abbiate paura di far notare il vostro impegno per un ambiente migliore: spesso le persone cedono a vistose e ingombranti confezioni solo per paura di sembrare troppo modeste o tirchie; esplicitate dunque il messaggio di sostenibilità in modo che non venga frainteso e verrete sicuramente apprezzati. Potreste scrivere nel bigliettino d’auguri qualcosa tipo: “Quest’anno non ho incartato il tuo regalo per limitare la produzione di rifiuti”, oppure “Ho utilizzato carta riciclata perché è un peccato usare preziose materie prime per poi buttarle nella spazzatura dopo pochi minuti”. Il più bel regalo di Natale che potrete fare, soprattutto ai bambini, è un futuro più pulito.   

Tag: imballaggi, Natale, rifiuti

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