Ambiente

Come rendere giardini e terrazzi amici delle api

casette per le api

Dai piccoli insetti impollinatori come le api può dipendere fino al 75% delle colture alimentari mondiali. Per migliorare il loro habitat, Coop, nei campi delle filiere dell’ortofrutta a marchio, riduce i pesticidi, promuove l’agricoltura biologica e di precisione e invita gli agricoltori a ospitare alveari con api da miele con la campagna “Ogni ape conta”. Non solo nei campi, però, ma chiunque – nel proprio giardino, in terrazza o sul balcone – può allestire una casetta di legno per api solitarie (chiamate anche “selvatiche”, le prime minacciate dall’estinzione) e altri insetti impollinatori di cui si vanno perdendo le tracce.

Conosciuti anche come “bug hotel“, questi rifugi hanno misure varie e con strutture diversificate per poter ospitare anche più di una tipologia di impollinatori selvatici. Coop vende il formato cm 13x17x14 sia nei negozi fisici, sia sul sito www.cooponline.it/primavera. Nel nido per api solitarie vengono inseriti pezzi di canna di bambù di vario diametro (generalmente dai 2 ai 12 millimetri), altre volte canne palustri oppure tronchi e blocchi di argilla appositamente forati, sempre per invogliare gli insetti ad entrare.

Le api solitarie infatti, come quelle mellifere, si nutrono di polline e nettare ma non conducono vita gregaria: dunque, al posto degli alveari prediligono questi piccoli nidi, e scelgono quello a loro più congeniale, come un “monolocale” in cui depositano le uova che si schiuderanno in primavera.

Coccinelle, farfalle e fiori di campo Se si vogliono ospitare, invece, coccinelle e altri piccoli insetti, nel rifugio va messa un po’ di paglia o di lana o di legno, e l’ingresso si chiude con un pannello fessurato in senso orizzontale. Anche le farfalle cercano riparo per svernare: per loro la “porta d’ingresso” della casetta avrà piccole fessure verticali e all’interno un arredo fatto di legnetti inclinati appoggiati a una parete. Altri elementi che vengono utilizzati in questi casi sono pigne, pietre, ma anche gusci vuoti di chiocciole. Nei negozi Coop si vendono alcune casette polivalenti dotate di ambienti multipli per accogliere diverse varietà di insetti.

Ma come attirare, in particolare, le api selvatiche? Si possono piantare fiori di campo, piante da frutto e ortaggi lasciando possibilmente un po’ incolto l’orto, o il giardino. Ci sono, in natura, dei fiori che questi preziosissimi insetti apprezzano di più. Il mix di semi contenuto in un’unica busta agevola molto la vita a chi ha deciso di aprire le porte di casa alla biodiversità. Stessa cosa dicasi per le piante amiche degli insetti. Tra queste trifoglio alessandrino, malva, calendula, veccia, borraggine, rosmarino, salvia e lavanda – anch’esse vendute in un’unica comoda confezione –, più alcune varietà inusuali di bulbi adatte al ripopolamento di questi piccoli animali.

Quasi superfluo aggiungere che va evitata la dispersione di sostanze chimiche nell’ambiente. La linea biologica Vivi verde Coop (con prodotti scontati del 25% in questo periodo) è composta da semi, concimi e biostimolanti naturali, e i terricci sono privi di torba.

Mano al portafoglio
Casetta di legno certificata Fsc per api e altri insetti impollinatori, con canne di bambù: da 8 a 13 euro circa
Sementi e bulbi per piante (e fiori) amiche degli insetti, in unica confezione: da 3 a 9euro l’una
I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato, oltre che a marche, versioni e scelte del cliente.

Tag: giardino, api, balcone, insetti impollinatori, terrazza, biodiversità

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