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Videocamere strette in pugno



Videocamere strette in pugno


 

Compatte, leggere, sempre più spesso ad alta definizione e con potenti memorie digitali (hard disk o flash memory) al posto delle mini cassette. Ecco una guida aggiornata all’acquisto delle camcorder, tra la concorrenza delle fotocamere e le nuove opportunità di Internet

 

Piccole da stare in una mano ma con una “vista da falco” capace di riprodurre i minimi dettagli. Le videocamere Hd, cioè ad alta definizione (AVCHD), hanno occupato già una buona metà delle vetrinette dedicate nei reparti multimedia. Sono la risposta dei produttori per tentare di alzare il valore di queste macchine – chiamate anche camcorder – in forte calo sul mercato negli ultimi anni per la feroce concorrenza delle fotocamere che fanno anche i videoclip. Va precisato che le videocamere Hd vanno bene ma per chi già possiede, o prevede di acquistare, una Tv Hd Ready o Full Hd, ed è perciò nella condizione di apprezzare la risoluzione a 1080 linee. Occorre inoltre una periferica che masterizzi un disco Blue-ray semprechè, sulla camcorder, non sia presente l’uscita Hdmi che consente il collegamento diretto con la Tv senza perdere l’alta definizione. Più in generale, se da una parte è vero che i confini tra videocamera amatoriale e fotocamera si sono assottigliati, dall’altra il successo di YouTube ha fatto nascere un nuovo prodotto, pensato per i più giovani, predisposto per un facile upload (caricamento) dei video su Internet, che si sta via via affermando. Economico, colorato, dotato di un piccolo obiettivo e di un programmino per il montaggio, consente di fare riprese panoramiche a 360 gradi e altri “giochini” che una fotocamera o un telefonino non riuscirebbero a fare.

Ma vediamo più in generale come orientarsi nel mondo delle videocamere di oggi. Il primo spartiacque che incontriamo è tra modelli Hd (High definition) o Sd (Standard definition). Questi ultimi (AVC) hanno una resa ma anche un prezzo inferiore e possono comunque andar bene per un uso familiare. Il supporto di memoria è un altro criterio fondamentale. Qui la scelta va fatta anche in funzione dell’Hd o meno. Sono quattro i supporti di memoria più comuni, tuttavia l’hard disk interno e soprattutto le memorie flash, sia proprietarie che con lo slot, stanno avendo il sopravvento negli ultimi mesi su dvd e cassette mini-dv. Questi ultimi due supporti scontano vari punti di debolezza: il dvd la lentezza e una ridotta capacità (massimo 30 minuti di girato quello a doppio strato, 60 minuti il disco ottico Blu-ray); la mini cassetta oltre alla durata (90 minuti al massimo, 60 in Hd) anche i limiti della deteriorabilità del nastro e della cancellazione involontaria dei precedenti filmati. Un disco rigido, invece, può arrivare oggi a 240 Gb di capienza e registrare 100 ore di filmato in Hd senza il bisogno di cambiare supporto. Una memoria flash con 32 Gb (13 ore di filmato) o 64 Gb (26 ore) offre anche altri vantaggi: facile sostituzione “in corsa” (senza dover svuotare il contenuto su pc); bassi consumi (la batteria dura di più), tempi di risposta pressochè immediati (sotto i 5 secondi per l’accensione).

E passiamo ora velocemente al terzo criterio di scelta, la qualità dell’obiettivo, ovvero l’occhio della videocamera che divide gli utenti occasionali dagli amatoriali. Altra cosa da guardare bene è il numero dei pixel (unità di base dell’immagine) e la bontà del sensore, che è l’equivalente della pellicola di un tempo. Qui c’è una novità tecnologica: il sensore Cmos. Impiegato soprattutto nelle videocamere con funzioni di foto, rispetto al sensore Ccd offre un miglior livello di contrasto e una maggiore efficienza energetica che prolunga la durata delle batterie, ma perde in profondità di campo. Attenzione anche al display Lcd che si consiglia ampio e luminoso (almeno 2,4 pollici) e che spesso surroga le funzioni di mirino. Tra gli accessori, fondamentali le batterie (meglio averne due, le migliori sfiorano le tre ore di durata) e un microfono esterno se si vuole migliorare l’audio. Infine qualche consiglio per l’uso. Essendo molto leggere, è facile fare un videoclip “mosso” con le camere a mano: per ovviare al problema usare i treppiedi ed evitare il più possibile lo zoom. Ridurre anche gli eccessivi movimenti perchè la messa a fuoco è automatica e il fuoco non si trova subito. Con i diaframmi automatici, inoltre, c’è bisogno di qualche secondo per calibrare i passaggi dal buio alla luce e viceversa. Molto importante, infine, un programma di video editing per rimediare agli errori, inevitabili, che farete.

 

Le mani sul portafogli

• Videocamera standard con flash memory: da 250 a 400 euro circa

• Videocamera standard con hard disk: da 350 a 500 euro

• Videocamera Hd con memoria flash: da 600 a 1.000 euro

• Videocamera Hd con hard disk: da 800 a 1.400 euro 

I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato
 


Claudio Strano

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