Tutti i controlli sul miele Coop
Dopo lo scandalo sulla propoli contaminata da pesticidi, qui in Italia, ed avendo saputo che il miele negli USA è vietato ai bambini 0-12 mesi (spore di Clostridium botulinum), volevo saperne di più sul miele Coop e sulle modalità con cui viene prodotto.
Monica Staffolani – e-mail
Risponde Claudio Mazzini
responsabile innovazione e valori di Coop Italia:
In Italia, per legge, il miele, non può subire alcun tipo di aggiunta. I soli trattamenti a cui può essere sottoposto sono: estrazione del miele dai favi per forza centrifuga, decantazione, filtraggio, cristallizzazione nonchè trattamento termico per inattivare gli enzimi e prolungarne la conservazione.
Per quanto riguarda i mieli a marchio Coop si è deciso di non fare trattamenti termici in quanto questi, privano il miele di molti principi nutritivi. Pertanto i mieli Coop non vengono sottoposti ad un riscaldamento superiore ai 40° C sia per gli impatti che questo avrebbe sulla qualità del prodotto sia perchè il trattamento termico non elimina totalmente il rischio legato ai batteri produttori di spore. Il miele Coop è sottoposto a controllo completo per quanto riguarda l’eventuale presenza di antibiotici, antiparassitari e impurità su tutte le materie prime. Sul prodotto finito, oltre a ripetere le analisi di cui sopra, si aggiungono le analisi microbiologiche che indagano, insieme a molti altri parametri, anche le spore di Clostridium botulinum.
Come avrà notato il miele Coop proviene anche da paesi esteri. Si tratta di provenienze sempre controllate (e sempre riportate in etichetta!) in quanto anche alcuni produttori stranieri sono soci del Conapi (il Consorzio apicoltori e agricoltori biologici italiani), quindi coi medesimi diritti e doveri dei soci apicoltori italiani.
Per questo motivo Coop può garantire in ogni momento il controllo della filiera produttiva. Dal punto di vista qualitativo, inoltre, le varie tipologie di miele devono rispondere a requisiti definiti, sia chimico-fisici che microscopici.
L’umidità, la gradazione del colore, il rapporto tra gli zuccheri (fruttosio e glucosio) sono tra i parametri più importanti per la classificazione di appartenenza di un miele e per definirne lo stato di freschezza.
I requisiti microscopici, ivi compreso lo studio della provenienza botanica del polline, permettono l’identificazione della provenienza: ad esempio nel miele di castagno Coop la percentuale di polline di Castanea deve essere maggiore del 90%.
Infine alcuni consigli per la conservazione, grazie alle qualità di “antibatterico naturale”, il miele è un alimento che naturalmente ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente a: umidità, luce e calore. Infatti la temperatura e la luce diretta possono influenzare l’aroma e i principi nutritivi. Per questo è opportuno conservare il miele in recipienti scuri o al chiuso. Inoltre il miele tende ad assorbire l’umidità e gli odori dell’ambiente, quindi i contenitori dovrebbero essere a chiusura ermetica.
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come leggere il numero del lotto baratto da 1 kg venduto alla COOP con dicitura: paese di origine indicato dopo il numero del lotto con lettera/e del paese di proveniena I Italia U Ingheria E Spagna R romania. n del lotto: B2222UI : si tratta di miele proveniente da Italia oppure miscela di miel Ungheria e Italia ? grazie