Strategie per spendere meglio e meno
Convenienza, liberalizzazioni e tipicità: parla il presidente
Come vede la situazione economica dopo il cambio di governo?
Il paese è stato sull’orlo del precipizio e ancora oggi non se n’è allontanato a sufficienza. Il governo Monti ha il grande merito di aver rimesso il paese in condizioni di giocarsela, ma sta chiedendo un tributo molto pesante alle famiglie, troppo pesante se non interverranno al più presto azioni di sostegno ai redditi da lavoro e ai consumi. Solo un’efficace azione antievasione può permettere di risanare i conti dello stato, non deprimendo ulteriormente l’economia. La partita è europea, ma almeno oggi come Paese possiamo dire la nostra. Penso che la stabilizzazione finanziaria (è sbagliato considerare i titoli di stato come oggetti tossici) vada accompagnata da un’azione forte di sostegno della domanda, altrimenti rischiamo 10 anni di depressione economica. Il sentiero è stretto, ma io sono ottimista.
Qual è lo spazio di manovra di Coop Nordest per sostenere i soci e i consumatori nel difficile quadro economico e finanziario attuale?
Nel 2011 abbiamo dato corpo, gambe e sangue a una politica di sostegno del potere di acquisto di soci e consumatori, con prezzi giusti, forti sconti, promozioni sui consumi fondamentali delle famiglie. Abbiamo sviluppato ancora di più le referenze a marchio Coop per offrire prodotti di alto livello, buoni e sicuri a prezzi inferiori del 30-40% rispetto alle marche. La nostra strategia è quella di aiutare le famiglie a spendere meglio e meno (sì, meno) e penso che nel settore alimentare questo ci riesca davvero bene. Il carrello della spesa si è fatto più leggero perché si spreca meno, si sono spostati consumi verso le promozioni o i prodotti a marchio (come il prodotto Coop).
Là dove c’è concorrenza è più facile per le famiglie difendersi e risparmiare. Per questo siamo favorevoli alle liberalizzazioni in molti settori. Non è deregulation, ma al contrario possibilità di sviluppare nuove iniziative in ambiti dominati finora da colossi o da corporazioni troppo chiuse. Là dove in passato siamo intervenuti, come nei farmaci da banco, abbiamo costretto il mercato ad abbassare i prezzi del 20-30% .
è stato aperto un secondo distributore di benzina a marchio Enercoop: come sta andando?
Lo abbiamo aperto due mesi fa a Correggio (il primo è a Piacenza). Facciamo prezzi davvero convenienti: 10-15 centesimi in meno del mercato, questo ci permette volumi davvero elevati. è un esempio di come Coop intende affrontare i mercati, stimolando la competizione, ma a favore del consumatore.
Continuare a garantire convenienza e qualità non penalizza però gli utili di bilancio… a proposito come si chiude il bilancio 2011 ?
In questi anni di crisi economica e sociale così dura abbiamo deciso di dedicare gli utili di bilancio commerciale, anche tutti, a favore della convenienza e della qualità dei prodotti e dei servizi che diamo a soci e clienti. Il bilancio è certamente più sottile, ma registra comunque utili che contribuiscono a rafforzare l’ingente patrimonio della cooperativa che sfiora gli 800 milioni di euro. è ancora presto per chiudere il bilancio 2011, ma i dati ci dicono che la cooperativa avrà un utile in un anno difficile in cui tante imprese hanno dovuto arretrare seriamente.
Quale politica di convenienza è prevista per il 2012?
A partire da febbraio cambieremo profondamente la nostra politica promozionale, la renderemo più semplice e potente, finalizzandola ai soci e ai clienti più fedeli. Abbiamo in mente di valorizzare molto la tipicità del prodotto italiano. Il rapporto con il territorio, con le sue produzioni, con le imprese fornitrici sarà un asse fondamentale delle politiche di offerta.
Già nella seconda parte del 2011, come ora nei primi mesi del 2012, la pressione sui prezzi dei prodotti da parte dell'industria è stata molto forte: una parte degli aumenti è trainata dai prezzi delle materie prime (come l'energia), ma un’altra parte non è assolutamente giustificata. Come Coop, siamo impegnati a contenere tutti gli aumenti, fino a rifiutare quelli non chiaramente motivati e trasferiremo sui prezzi solo una parte di questi. In momenti del genere c’è bisogno non solo di una catena di distribuzione efficiente, ma anche di un soggetto che tuteli famiglie e clienti.
I mercati finanziari sono ancora in altalena, i risparmi delle famiglie sono in contrazione, le banche impongono tassi più elevati e depositi vincolati. Come pensate di agire con il Prestito Sociale che è una fonte importante per la Cooperativa ?
Il Prestito Sociale è una forma di risparmio dedicata ai nostri soci che intendiamo mantenere svincolata e senza alcun costo di commissione. Abbiamo recentemente aumentato i tassi di remunerazione per garantire la difesa dei valori depositati a fronte di un’inflazione in rialzo. La nostra remunerazione resta tra le più elevate per i depositi a vista.
I recenti provvedimenti del Governo hanno reso più stringenti le possibilità di movimentare contante. Stiamo studiando servizi aggiuntivi sempre gratuiti, che possano favorire un migliore utilizzo di questo deposito da parte dei soci. Vorrei anche aggiungere che il nostro Prestito Sociale è investito in modo molto prudente e che le garanzie patrimoniali e finanziarie della Cooperativa sono le più elevate di tutto il sistema.
Per concludere, vorrei cambiare argomento. In un momento come questo è ancora possibile realizzare forti azioni di solidarietà locale e internazionale come ha fatto la cooperativa in questi anni?
La risposta è sì, senza alcun dubbio. Ovviamente le azioni di solidarietà locale fanno parte del DNA cooperativo ma anche la solidarietà internazionale deve proseguire. Ce lo chiedono tantissimi soci.
Recentemente sono stato ad Haiti, Paese già poverissimo, colpito da un devastante terremoto ad inizio 2010 e poi dall'epidemia di colera. Siamo andati a verificare l’utilizzo dei fondi raccolti dai soci Coop a favore di progetti di ricostruzione e sviluppo. Si tratta di azioni di sostegno alle donne capofamiglia in situazioni di vulnerabilità (donne con 3-4 figli a cui abbiamo dato mezzi e formazione per avviare piccole attività agricole), oppure della realizzazione di scuole e acquedotti in aree rurali.
Grazie a GVC, organizzazione non governativa nostra partner, sono stati realizzati interventi importanti. Solo in situazioni così si può vedere quanto siano importanti per la vita di migliaia di persone azioni anche piccole di sostegno. Daremo conto ai nostri soci di come sono state utilizzate le risorse raccolte, ma vi posso anticipare che siamo rimasti impressionati dalla qualità dell’intervento: anche in situazioni disperate come questa il nostro aiuto può essere decisivo.