Solidal coop
il commercio equo
Le banane sono gialle, ma non sono tutte uguali e non è indifferente la scelta che facciamo acquistando un prodotto piuttosto che un altro: la qualità dei rapporti commerciali è parte integrante della qualità del prodotto stesso.
Sono stati i Portoghesi nel lontano 1500 a iniziare le piantagioni di banane per l’esportazione nei Caraibi e in America Centrale. Oggi sono tra i frutti più consumati al mondo, ma non sono i coltivatori a ricavarne i migliori guadagni. Coop propone dal 2002 anche le banane solidal certificate Fairtrade, il marchio di garanzia del commercio equo e solidale gestito in Italia da Fairtrade Italia, che ha come scopo un rapporto più corretto e duraturo fra produttori, distributori e consumatori finali. Uno dei paesi maggiori esportatori è l’Ecuador e da lì arrivano le banane a marchio solidal coop a lotta integrata. Sono prodotte dall’Associazione di Piccoli Produttori di Banane (Asociacione de Pequenos Productores Bananeros), una cooperativa di 320 soci, 1.500 ettari coltivati, una produzione di circa 1,5 milioni di casse di banane all’anno. Beneficiari del commercio equo sono 750 famiglie (430 di lavoratori e 320 di soci). Per Coop l’importatore è Ctm Agrofair Italia, una società specializzata nella distribuzione di frutta fresca del commercio equo, costituita nel 2004 tra due organizzazioni leader del fair trade europeo: Ctm Altromercato e Agrofair. Normalmente il prezzo minimo garantito alla cooperativa produttrice è più alto del prezzo di mercato, copre i costi di produzione e viene pattuito a inizio stagione. In più la cooperativa riceve il cosiddetto premio del commercio equo che viene impiegato a scopi sociali. Questo premio nel 2010 è stato di circa 1,5 milioni di dollari Usa e vogliamo raccontarvi come è stato investito: 242.500 dollari sono andati in miglioramento produttivo specifico per appezzamento. Come spiega Ramon Saez, uno dei soci:“Stiamo assicurando una produzione di qualità e di maggiore quantità, che ci porterà un reddito superiore”. Altri 330.274$ sono stati utilizzati per la “Scuola de Lideres”, dove è stato creato un corso per amministrazione e management a cui partecipano 40 produttori e rispettivi figli. Racconta Luis Suarez Jr, figlio di produttori: “Questo corso mi permette di conoscere a fondo l’organizzazione e prepararmi nel miglior modo possibile a sostituire mio padre”. Con 86.933$i produttori sono stati coperti da assicurazione medica e si è creato un programma specifico per la terza età. Grazie poi alla collaborazione del ministero Ecuadoregno della Salute sono garantite cure e assistenza a tutta la comunità. 59.833$ sono stati assegnati per assicurare la continuità a 16 scuole rurali. In un programma di miglioramento imprenditoriale sono stati investiti 655.000$ per due attività: un progetto appoggiato dal governo olandese per il miglioramento dell’agricoltura, e un progetto per la sostenibilità dell’export.
Ad attività di appoggio sociale, principalmente per aiutare le famiglie in caso di fallimento si sono destinati 70.174$. E infine un budget di 55.733$ è utilizzato per il rafforzamento di associazioni locali.
Anna Somenzi