Una App tira l'altra
Applicazioni già oltre quota 430 mila
Per brevità si scrive e si legge "app". Significa application, applicazione, ed è un programmino pensato per girare, in piccolo, su uno smartphone. Ci sono oltre 430 mila app al mondo, di cui 300 mila funzionanti su iOS, il sistema operativo della Apple (+100% di crescita su base annua, dati Distimo Report 2010), le restanti su Android, l’equivalente sviluppato da Google (+ 544% su base annua). Un duopolio il loro con Android in forte rimonta. La spesa mondiale stimata quest’anno per le applicazioni per smartphone supera i 6,7 milioni di dollari.
Le app a volte sono gratutite, a volte a pagamento ma costano poco, tra i 70 centesimi e qualche euro. Si possono facilmente scaricare dalla rete dei cellulari o da Internet e in qualche caso richiedono una connessione aperta per funzionare. È stato calcolato che l’utente medio ne "tira giù" una decina al mese. Rendono, in questo modo, smartphone, tablet e pc sempre freschi e pullulanti di novità, al punto che una app dalla cantante Bjork, presentata da Bono degli U2, ha spazzato via qualunque supporto in campo musicale. Nel settore dell’alimentazione, invece, si segnala l’arrivo di un’utile applicazione che aiuterà a riconoscere i circa 400 allergeni che si trovano nei prodotti alimentari. Frutto del progetto Allergome Consumer, realizzato dalla onlus Ifarai in collaborazione con Allergy Data Laboratories, permetterà allo smartphone di leggere un codice apposto sui prodotti. Al paziente appariranno gli allergeni presenti e saprà così quali evitare.