Sedano rosso per la regina
La proposta del mese di Slow Food
Sedano rosso per la regina
La tradizione del sedano rosso a Orbassano è antica, risale al Seicento, quando la duchessa di Savoia, Anna Maria d’Orlèans, sposa del re Vittorio Amedeo II, portò con sè dalla Francia il sedano violetto di Tours, più saporito e tenero di quelli coltivati al tempo in Piemonte.
Con il passare degli anni il sedano violetto francese si è ben acclimatato negli orti circostanti la città di Torino, soprattutto ai terreni ricchi di acqua della zona di Orbassano, e ha sviluppato il caratteristico colore rosso alla base delle coste e un sapore lievemente ammandorlato che lo rende molto interessante per l’utilizzo gastronomico.
Il sedano rosso si seminava a marzo aprile in pieno campo e si trapiantava a giugno-luglio per essere poi pronto dalla fine di settembre ai primi di novembre, quando si celebrava perfino una festa.
Per conservare e intenerire i sedani gli ortolani durante l’inverno si erano anche inventati un metodo ingegnoso: scavare delle fosse nel terreno a sezione rettangolare, in cui deporre i sedani rossi appena raccolti, in piedi, fosse profonde quanto le coste del sedano. Ricoprivano poi i sedani con fieno di erbe raccolte nelle aree paludose dei boschi di Stupinigi (dette impai) e, se le condizioni climatiche erano favorevoli, riuscivano a conservare i sedani fino a marzo.
Questa coltivazione storica negli anni ’60 ha rischiato l’estinzione per la concorrenza di altre varietà che richiedevano meno lavoro e più redditizie, quali ad esempio il sedano dorato di Asti, il calo della domanda, la destinazione di molti terreni fertili alla costruzione di zone industriali e artigianali. Oggi solo pochi ortolani della piana agricola che si estende dalla Palazzina Reale di Stupinigi fino alle porte della cittadina di Orbassano continuano a produrlo, vendendolo direttamente in azienda o nei mercati del torinese, e ogni anno organizzano anche la storica festa del sedano rosso la terza domenica di ottobre.
Il Presidio riunisce tre coltivatori che oggi costituiscono il “Consorzio Sedano Rosso Orbassano” e che hanno partecipato ad un lungo lavoro di selezione e recupero della semente originaria in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino.
L’azione del Presidio intende far conoscere e promuovere questa antica varietà nei mercati e nei ristoranti del torinese e, allo stesso tempo, conservare le aree agricole alle porte di Torino.
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