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Santo Domingo, mare da sogno e molto altro

Santo Domingo
Un mare da sogno e molto altro

Alla scoperta della splendida isola caraibica, inserita dall'Unesco tra i siti patrimonio dell'umanità

La Repubblica Dominicana è conosciuta e apprezzata per le lunghe spiagge caraibiche, dove le palme si affacciano sul mare turchese popolato da colorati pesci tropicali. Nulla di più vero, anche se l’isola è capace di regalare al visitatore molte altre emozioni.
Santo Domingo, la capitale, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Culturale dell’Umanità e designata Capitale Americana della Cultura per il 2010. Merito del suo centro coloniale (il primo di tutta l’America Latina) che ancora conserva numerose chiese costruite dai Conquistadores, la casa di don Diego Colombo (il figlio di Cristoforo), la fortezza di Ozama e numerosi altri affascinanti edifici storici. Nelle strette vie risuonano, notte e giorno, le note allegre e un po’ commerciali del merengue, mescolate a quelle più lente e tristi della bachata, che raccontano storie d’amore, passioni, tradimenti e abbandoni. Pochi chilometri più a est c’è la bella spiaggia di Boca Chica: una piccola e un po’ caotica Rimini tropicale, con numerosi locali con cucina italiana. Poco oltre inizia il regno dei tour operator e degli alberghi "tutto incluso" di La Romana, Casa di Campo, Bayahibe, Punta Cana o Bavaro Beach.
Spiagge di sabbia bianca protette dalla barriera corallina, palme che si specchiano nelle acque cristalline, piscine con idromassaggio per i più pigri, pizza e pasta per chi non vuol lasciare a casa le proprie abitudini, aragoste, rum, sigari e corsi di danze latinoamericane per chi vuole immergersi nei sapori e odori dei Caraibi.
La "ruta del cafè" e il "sendero del cacao" sono invece due percorsi naturalistici che attraversano alcuni dei paesaggi più incontaminati all’interno della Repubblica Dominicana. La prima si sviluppa nella Provincia di Salcedo, nella parte centro settentrionale del paese, e permette di ammirare le piantagioni di caffé qualità Jamao e la foresta vergine, con i suoi fiumi selvaggi e le grotte ricche di stalattiti e stalagmiti.
Il sendero del cacao si sviluppa nel cuore della Repubblica Dominicana, addentrandosi tra panorami mozzafiato e una vegetazione lussureggiante, sino ad arrivare a San Francisco de Macorís, dove si trovano le piantagioni di cacao dell’Hacienda La Esmeralda García Jiménez. Qui guide locali illustrano ai turisti come avvengono la raccolta dei frutti, l’estrazione delle fave, la fermentazione, l’essiccazione e il confezionamento del cacao, preziosa materia prima per la produzione del cioccolato e di molti dolci.
Ma forse il gioiello dell’isola è Samaná. Situata a circa cinque ore di auto a nord di Santo Domingo, questa penisola dolcemente adagiata sulle acque dell’Atlantico è la sintesi del sogno caraibico.
Tra le tante mete turistiche della zona spiccano l’isola di Cayo Levantado, uno dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle piantagioni di palme da cocco e all’intricata selva del bosco umido; l’affascinate e selvaggio parco di Los Haitises, con le grotte dove vivevano i Taino – i primi abitanti dell’isola – coperte da iscrizioni, figure e disegni, e la spettacolare cascata El Limón, immersa nella foresta tropicale a 300 metri di altezza.



Giuseppe Ortolano

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