Il parere degli utenti: "Eppure ci durano meno"
"Di certo prestazioni e consumi dei grandi elettrodomestici sono migliorati e di tanto. Solo pochi anni dopo la nascita delle classi di efficienza energetica, i modelli superiori erano già più performanti dei canoni fissati dalla Ue e si è sentito così il bisogno di ampliare la classe A. Ma allo stesso modo – obietta Riccardo Quintili, direttore di Salvagente– non c’è dubbio che la vita media di un prodotto di fascia media sia diminuita, non aumentata. E per una ragione semplice: l’elettronica, cuore pulsante di una macchina, porta dei vantaggi ma rappresenta anche il suo principale punto debole. I grandi apparecchi cominciano oggi ad assomigliare molto ai telefonini o alle macchine fotografiche: se prima si aggiustavano, adesso conviene sostituirli". Qualche dubbio, poi, sul fatto che le extragaranzie siano un buon investimento ("costano e non sono tutte uguali") e un paio di consigli agli utenti: "Vedete quanti centri di assistenza operano sul vostro territorio – raccomanda Quintili – perché sono garanzia di costi calmierati e tempi più rapidi; e cercate i marchi più diffusi, che possono avere ricambi commerciali e non originali.
Dall'Europa l'idea di un telecomando universale
Del problema di consentire a tutti, ma soprattutto ad anziani e disabili, un controllo più agevole dei vari congegni e servizi elettronici presenti in casa, grazie all’uso del telefono cellulare o di altri dispositivi, si sta occupando anche l’Europa. Un gruppo di ricercatori della Ue ha elaborato un’interfaccia URC (Universal Remote Console, Console remota universale) che può trovarsi in un telecomando universale, in un cellulare, in un computer o altri dispositivi, e può essere utilizzata ad esempio per accendere e programmare la lavatrice, l’impianto di illuminazione, quelli di riscaldamento e di climatizzazione, il televisore, il lettore/registratore Dvd e altri elettrodomestici. Una tecnologia può trovare applicazione anche fuori dalle mura domestiche. È sempre più evidente infatti che la società digitale può offire grandi benefici purché le persone vi riescano a partecipare: facilitare l’uso delle nuove tecnologie da parte dei consumatori è, appunto, uno dei principali scopi dell’agenda digitale europea adottata dalla Commissione europea nel maggio 2010.