Prevenzione ossea
Ho letto che le malattie delle ossa si possono prevenire… Sarebbe molto bello, ma quali sono le cose da fare?
Carla ricossa – Como
Gli specialisti – al contrario dei non addetti ai lavori che la considerano una malattia tipica degli anziani – definiscono l’osteoporosi una “malattia pediatrica”, nel senso che la cura (come la prevenzione) inizia da bambini, attraverso attività fisica all’aria aperta e alimentazione appropriata. La Firmo (una fondazione che si occupa di cura e prevenzione di malattie dello scheletro) di recente ha lanciato un progetto per l’educazione alimentare nelle scuole, sperimentato con successo in alcune elementari di Firenze e che dovrebbe gradualmente essere esteso in tutta Italia. Imputati dell’osteoporosi sono la dieta squilibrata, il poco movimento, l’abuso precoce di alcol e fumo, di grassi e zuccheri (a spese di cibi proteici e ricchi di calcio). Tante ragazze, d’altra parte, seguono diete dimagranti che rasentano il digiuno, negando all’organismo sostanze indispensabili per costruire lo scheletro. Il “picco di massa ossea”, infatti, cioè la quantità massima di osso che si può mettere da parte per il resto della vita, si raggiunge entro i 30 anni di età. Stare all’aria aperta è fondamentale per le ossa quanto consumare latte, formaggi e cibi ricchi di calcio. Il sole, infatti, attiva nella pelle la produzione di vitamina D, “collante” indispensabile per fissare il calcio nelle ossa che, altrimenti, andrebbe perduto anche se ci si abbuffa di grana e provolone. Dunque ricordarsi che è bene uscire e camminare, non prendere sempre l’auto, usare la bicicletta e seguire una corretta alimentazione…