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Pomodori che passione

Pomodori che passione

Sono golosissimo di pomodori, ma in realtà non so molto di questo prodotto che credo sia, giustamente, un simbolo della qualità delle produzioni del nostro paese.
Dario Reverberi – Mantova

L’italia ne produce circa 7 milioni di tonnellate, e il 30% è destinato ad essere consumato fresco. Le varietà utilizzate sono una ventina ma i più richiesti sono oggi i ciliegini e quelli a grappolo. Il pomodoro è ricco di acqua (94%), povero di zuccheri, grassi e proteine, contiene potassio, oltre a fosforo, magnesio, calcio, zinco. È fonte di betacarotene, vitamina C e il famoso licopene, antiossidante che sembra aumenti le difese naturali contro l’invecchiamento. Un consiglio per la conservazione: i pomodori vanno riposti nella parte bassa del frigo (8-10°) senza metterli a contatto con altre verdure. Passata, polpa, pelati industriali, una volta aperti si mantengono in frigo per 3-4 giorni.
Quanto invece ai prodotti trasformati e alle conserve, secondo i dati della Coldiretti, durante l’anno, la famiglia italiana media acquista almeno 31 kg di pomodori trasformati e, a essere preferiti, sono nell’ordine i pelati (12 kg), le passate (11 kg), le polpe o il pomodoro a pezzi (5 kg) e i concentrati e gli altri derivati (3 kg).

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