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Pasqua con le uova da Rimini alla val Pusteria. O nelle Alpi mistiche in Liguria

Festa con le uova, da Rimini alla val Pusteria
In molte località del centro-nord Italia la Pasqua si festeggia con la benedizione delle uova sode, simbolo della vita che si rinnova. A Rimini, il sabato, le nonne passano nelle chiese per far benedire le uova  da mangiare la domenica di Pasqua a colazione, insieme  alla tipica ciambella.
In Alta Badia, in provincia di Bolzano, si dipingono  le uova di gallina e sul guscio si incidono scritte augurali, nonché vari simboli ornamentali, che rendono le uova pasquali dei piccoli capolavori artigianali. Nei giorni antecedenti la Pasqua, le ragazze da sposare regalano le uova ai giovanotti della valle: due ad ognuno, quattro ai rompiscatole, 6 al fidanzato e 12 al ragazzo che si intende sposare entro l’anno.
Nella vicina Alta Pusteria la domenica di Pasqua vengono benedetti i cesti pasquali contenenti salumi, lo speck  fatto lessare il Venerdì Santo, le radici del rafano, le uova colorate, varie forme di pane e un agnello pasquale fatto di burro o di pane dolce.

Pasqua in Liguria nelle Alpi mistiche
Nell’entroterra ligure al confine con la Francia, conosciuto come Alpi Mistiche (www.alpimistiche.it, 800-813012), la Pasqua si festeggia in modo particolarmente suggestivo. A Ceriana, il paese che canta, le celebrazioni iniziano il giovedì Santo con il suono di lunghi corni, ricavati dalla corteccia degli alberi di castagno, e prosegue con la processione di penitenti incappucciati e con l’abito tradizionale.
A Montalto Ligure, nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo uomini e ragazzi cantano per le vie del paese antiche nenie, accompagnati dal suono malinconico e lugubre di una tromba, un tamburo e una grancassa. Nel borgo di Badalucco, museo a cielo aperto della ceramica e dei murales, si organizza  invece lo “Scotezzo”, una sorta di duello in cui gli sfidanti si affrontano con uova. Vince il duellante che conserva integro fino alla fine il proprio uovo. 

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