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Novità in arrivo: alla Coop, la bolletta si paga alla cassa
Alla Coop la bolletta si paga alla cassa
Nell’evoluzione dei pagamenti sia attraverso il contante ma anche e soprattutto con la moneta elettronica, è spuntata un’ultima novità, frutto del recepimento di una direttiva europea del 2007, la “payment service”, che ha come obiettivo l’apertura di servizi di pagamento a soggetti non bancari, come stazioni di rifornimento, supermercati o catene commerciali. Così da qualche mese è possibile pagare alla cassa del supermercato tasse e bollette elettriche, del gas o dell’acqua. Alcune Coop hanno già sfruttato questa opportunità offrendo a soci e consumatori commissioni di pagamento davvero competitive (50 centesimi per i soci e 1 euro per i non soci). Un servizio che ha dimostrato di essere apprezzato tantissimo, poichè da settembre dello scorso anno a gennaio 2010 sono già state 51.204 le bollette pagate, con una crescita esponenziale di mese in mese. Il servizio è già attivo in 313 punti vendita di Coop centro Italia, Coop Estense, Unicoop Tirreno e Coop Adriatica. Nei primi sei mesi del 2010 è previsto l’avviamento del servizio presso i punti vendita di Coop Nordest, Coop Reno, Coop Liguria e Unicoop Firenze.
Un’altra modalità di pagamento che i supermercati (e non solo) potranno sfruttare in futuro, sarà quella attraverso le ricariche dei telefoni. Le carte di ricarica potranno praticamente funzionare da prepagate per piccole spese non oltre i 30 euro.
Nel tunnel delle password
Se si ha una vita piuttosto attiva sul web ne occorrono almeno una decina, se non di più: quella della posta elettronica, e poi la banca, la carta di credito, la compagnia telefonica, qualche social network, e i negozi on line… insomma, siamo perseguitati dalle password. Considerando che è meglio non usare sempre la stessa parola, o combinazioni della stessa, diventa un grosso esercizio di fantasia trovare sempre nuove password. E uno straordinario esercizio di memoria ricordarle.
Nella graduatoria delle password più utilizzate c’è la più banale serie di numeri (123456) che è peraltro pericolosissimo usare, perchè i truffatori che vogliono violare i nostri conti on line la tentano per prima. Poi c’è la nostra personale data di nascita seguita dal nostro nome. Oppure il nostro nome in codice numerico. Tutte combinazioni da evitare assolutamente perchè troppo prevedibili.
C’è chi, per pigrizia e scarsa memoria, finisce sempre per cliccare sul tasto “hai dimenticato la password”? La riattivazione avviene tramite una password via sms, o talvolta via e-mail. Ecco, quella mail è meglio cancellarla.
Altra mossa da evitare è quella di usare la stessa password per tutti i nostri accessi, da quelli “leggeri” a quelli ultra importanti come il conto corrente. Se qualche ladro on line entrasse nella nostra memoria informatica gli si spalancherebbero d’incanto tutte le porte. Altra raccomandazione è quella di non scrivere le password – anche se tutte diverse tra loro – su un file memorizzato sul nostro pc, magari chiamato “password”. Anche in questo caso basterebbe violare un solo file per avere accesso a soldi, segreti, foto e messaggi. Possiamo anche transigere sui nostri album fotografici affidati a Facebook, ma sui conti correnti no…
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