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Musica da sentire e sul web

 

Musica da sentire…

Dal Libano, un oriente pieno di magia
Dallo splendido film della regista libanese Nadine Labaki, una colonna sonora che usa gli stessi toni soffici, poetici, della pellicola, offrendo una ambientazione musicale che parla di un Oriente da favola. Melodie sognanti, voci femminili che cantano delicate melodie pensate per accompagnare il desiderio di una vita fatta di sentimenti positivi, come antidoto all’orrore della guerra. Danze popolari che riflettono un'incredibile miscela di etnie e sensazioni. Musica che ci fa amare le armonie di una ricchissima tradizione di suoni, poco conosciuta fuori dai suoi confini. 
Khaled MOuzanar  – Et Maintenant On Va Où?
Naive

Se ti piace ascolta: Om Kalthum, Ofra Haza

Norah and friends
È interamente dedicato alle radici sonore dell’America profonda, "For the Good Times", disco realizzato dal gruppo che vede assieme alla cantante Norah Jones un gruppo di musicisti country. Cover di Wille Nelson, Johnny Cash, Kris Kristofferson, un viaggio nel country sul filo sottile dell’amore per la tradizione.
The little willies – For the good times
EMI

Se ti piace ascolta: Willie Nelson, Kris Kristofferson

Grande gospel dall'Africa
Per la straordinaria formazione di gospel sudafricana, che il mondo ha conosciuto per la partecipazione a "Graceland" di Paul Simon, questo doppio cd è proprio la celebrazione dei tanti incontri di una carriera iniziata nel 1960. Dai duetti con Hugh Masekela a quelli con Natalie Merchant, il disco festeggia l’influenza dell’Africa nella musica contemporanea. 
Ladysmith Black Mambazo And Friends
Inakustik
Se ti piace ascolta: Hugh Maselela, Miriam Makeba

Mancino verso l'hip hop
Cantautore tra i più interessanti della nuova generazione, Diego Mancino ama sperimentare. Dopo le atmosfere jazz dei suoi lavori precedenti, ha scelto, per "È necessario", i suoni minimi dell’hip hop con la produzione di DJ Myke. Le sue canzoni si arricchiscono così di una palpabile dimensione tecnologica e urbana.
Diego Mancino – È necessario
Yuma

Se ti piace ascolta: Dargen D’Amico, Fabri Fibra

…e sul Web

Da Zimbalan a Digitalea, la casa discografica è digitale
L’irrompere delle etichette discografiche digitali ha cambiato per sempre l’etica del "fare musica", mettendo in pratica quel processo democratico di produzione che era iniziato a fine anni 70 con le case discografiche indipendenti. Ora, ogni artista, al di là dei generi e della qualità, può mettere in vendita le proprie canzoni grazie a strutture che si occupano di tutto, della messa on line, alla relazione con le società di vendita (come Itunes, Amazon e Beatport), dalla promozione sino alla riscossione e distribuzione di eventuali proventi. Così succede che Zimbalam, emanazione della società francese Believe Digital, approdata in Italia nel 2009, si trovi a gestire oltre 7.000 gruppi, una moltitudine di musicisti che, in cambio di una piccola quota di adesione, hanno la "loro casa" discografica che li tutela e li vende on line. Questo, davvero, più della pirateria e del download illegale, dimostrerà, in tempi brevi, se le etichette "normali" possono avere ancora un ruolo nell’industria culturale.
Ultima arrivata, Digitalea, nuovissima avventura imprenditoriale tutta italiana (nata da un accordo tra due realtà indipendenti, A Buzz Supreme e Trovarobato) che promette ai gruppi che la sceglieranno un canale di accesso privilegiato al mercato internazionale grazie a un accordo con The Orchard, una società americana presente sulle piattaforme globali della distribuzione digitale. Basta versare pochi centesimi per ogni brano caricato che verranno scalati dai primi guadagni.
Info: www.zimbalam.it, www.digitalea.it

Il tour

C'è "Tommy" con Roger Daltrey 
Con gli Who ha raccontato la ribellione con stile dei giovani inglesi del movimento mod dei primi anni 60, quella al centro del film "Quadrophenia", tra Vespe cromate e rock blues elettrico. Con l’aspirazione al "modernismo" (da cui l’espressione mod) che contagiava gli adolescenti finalmente proiettati nel futuro dopo la fine della guerra. 
Adesso Roger Daltrey, che della band inglese era il cantante, arriva in Italia per portare in scena l’opera rock che lo ha reso famoso, "Tommy", per la prima volta interamente eseguita dal vivo. Tratta da un disco che il gruppo pubblicò nel 1969, ha ispirato l’omonimo film di Ken Russell. Uno spettacolo che si annuncia di grande impatto sonoro e visivo, nel quale entreranno anche i più famosi classici degli Who.
Le date: 9 marzo Padova, 11 marzo Genova, 12 Torino, 18 Trieste, 20 Firenze, 21 e 23 Roma, 24 Milano.
Per informazioni: tel. 02-6884084



Pierfrancesco Pacoda

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