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L’intervista: Magoni & Spinetti

L’intervista

Magoni & Spinetti

Ferruccio Spinetti e Petra Magoni, un contrabbasso e una voce tagliente che passa dai toni più soffici, pop, alle timbriche liriche, epiche. Insieme, con il nome di Musica Nuda, hanno realizzato un disco tributo ai Beatles e altri classici di grande successo e adesso pubblicano il loro nuovo lavoro Complici. Petra Magoni fa anche parte dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con la quale, nella scorsa stagione, ha interpretato il Flauto Magico.

Ci parlate dei cd che avete ascoltato mentre registravate Complici?
Spesso acquisto i cd in autogrill, dice Petra, durante gli spostamenti nei tour. Ultimante ho comprato le ristampe di Pump e Permanent Vacation degli Aerosmith, sono classici del rock, irrinunciabili, lavori che ascolto regolarmente. Poi, mi ha colpito il nuovo cd di Gianna Nannini, Io e te, carico di energia, intenso e Terribile Funk, l’album dei Senza Freni, una band di Pisa, con la quale cantavo.
Io ho scaricato di recente, dice Ferruccio, The New Standard, di Herbie Hancock, dove il pianista è alle prese con un repertorio inusuale, canzoni “moderne” come Norvegian Wood dei Beatles.

E i libri?
Tanti, racconta Petra Magoni, passo dalla letteratura ai saggi, consiglio I Miti del Nostro Tempo, di Umberto Galimberti, che mi ha affascinato, perché affronta con chiarezza i temi intorno ai quali si svolge la nostra quotidianità. E ho ripreso Sogno di una Notte di Mezza Estate, perché diverrà una traccia importante in un mio prossimo lavoro. In questi giorni, dice Spinetti sono alle prese con un bellissimo libro di Ennio Flaiano, La solitudine del satiro, un’opera di una sconcertante attualità. Come per Calvino, che rileggo in continuazione e che è una delle fonti di ispirazione della mia musica.

Che film o dvd consigliate ai lettori?
Petra: vedo i film soprattutto la sera, quando sono in casa, con i miei figli. Ho trovato su dvd tutta la serie della Casa nella Prateria e ne guardiamo una puntata ogni giorno.
Ferruccio: ho acquistato Effetto Notte di François Truffaut, uno dei miei preferiti, una di quelle opere che ti fanno riflettere sul mestiere dell’artista. Poi, compro molti dvd di concerti di musicisti meno noti, come Ivan Lins, un cantautore brasiliano che ha scritto brani per Stevie Wonder e Diana Krall. Il titolo è Live in Rio, ed è uno spaccato sulla vita e la produzione di uno dei protagonisti della scena sonora latino americana.

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