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L’intervista: i Rio

L’intervista

I Rio
(un disco, una tournée e l’incontro con Coop)

Il rock ad alto tasso di energia, urbano, ma capace di rappresentare perfettamente la vita, le aspirazioni della provincia, è il segno riconoscibile dei Rio, band reggiana che esprime una poesia elettrica che spazia tra romanticismo e storie di vita vissuta tra miti d’oltreoceano e la “piazza”. Il gruppo, alle soglie dell’uscita del nuovo album Mediterraneo, ha avviato una collaborazione con Coop, basata sulla condivisione di valori come l’ecologia, le fonti rinnovabili, la riduzione dell’impatto ambientale. Il loro nuovo video è stato girato tra i pannelli solari del tetto della sede Coop Italia di Prato. E i concerti del tour estivo saranno l’occasione per dimostrare che anche la musica può parlare di cultura eco sostenibile. Ne parliamo con Marco Ligabue, chitarrista della band.

Su quale terreno comune è avvenuto l’incontro tra i Rio e la Coop?
Siamo partiti dal grande rispetto, che coltiviamo entrambi, per le tematiche ambientali, che, per noi, dal brano Il gigante, composto nel 2009, sono diventate elemento centrale. Così abbiamo deciso di far certificare tutte le nostre attività a “impatto zero” e di dedicarci alla diffusione di un nuovo modo di avvicinarsi ai consumi energetici. Coop, per questo, è il partner perfetto, pensiamo alle campagne sulla deforestazione, a quelle per l’acqua pubblica. Per noi la musica è al tempo stesso intrattenimento e occasione per una presa di coscienza sociale. E proviamo a dare il nostro contributo.

Il rock, quindi, può essere un tramite per parlare di vita e di quotidianità?
Sì, credo che se fossimo i soli avrebbe poco senso, ma, ultimamente, la nostra percezione è quella di essere parte di un coro di voci che, anche attraverso la musica, chiedono un cambiamento. Certo, il rock non trasformerà il mondo, ma è un continuo generatore di parole, riflessioni, sensazioni che toccano le persone in profondità. E questa diventa anche una responsabilità, che è la conseguenza della forza che le canzoni hanno.

Che pubblico viene ai vostri concerti?
I nostri ascoltatori hanno dai 20 ai 40 anni, con una presenza femminile maggiore e, soprattutto, con una grande voglia di divertirsi, di riscoprire, grazie alla musica, il piacere dell’incontro, dello stare insieme, ballando, urlando, e, perché no, anche commuovendosi. Perché adesso i concerti, finalmente, sono dei grandi momenti di unione, un luogo dove essere vicini a persone che si scambiano valori e umanità.
Info sul disco e la tournèe dei Rio: www.rio.it

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