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L’intervista: Bud Spencer Blues Explosion

 

L’intervista

Bud Spencer Blues Explosion

Passa per le vie di Nashville e di Memphis la passione musicale dei Bud Spencer Blues Explosion, il duo romano formato da Adriano Viterbini (voce e chitarra) e Cesare Petulicchio (batteria) che con la sua miscela travolgente di rock, blues e canzone d’autore ha fatto tornare viva l’attrazione verso la musica del Delta del Mississippi. Abbiamo conversato di consumi musicali con Adriano, proprio il giorno del loro ritorno da un tour di successo negli Stati Uniti, dove hanno presentato l’ultimo album Do It.

Adriano, il vostro suono, così legato alle radici afro americane, si riflette anche nei vostri consumi musicali?
Certo, durante il viaggio in America ho scoperto molte nuove formazioni che suonano rileggendo quella tradizione. Dal Delta arriva Mississippi Fred McDowell che ha realizzato un album, Amazing Grace, che arriva a celebrare la bellezza e la spiritualità del gospel. Consiglio anche il nuovo disco dei North Mississippi All Stars, Hernando, un’opera tra country e blues. Mi è anche piaciuto il cd omonimo dei White Orange, più orientati verso il rock.

E i libri?
I tour sono sempre una occasione per riprendere libri acquistati da tempo. Ho letto La passeggiata di Robert Walser, un diario di viaggio sulle piccole cose e i piccoli incontri che si rivelano di grande importanza per la nostra vita, Il limbo delle fantasticazioni di Ermanno Cavazzoni, una bella riflessione su cosa è l’arte, sul senso stesso della letteratura come forma di espressione del proprio modo di essere e un classico della fantascienza, I guardiani del destino di Philp K. Dick, che, come in ogni suo libro, descrive un futuro talmente possibile da apparire sin troppo simile al nostro contemporaneo.

Chiudiamo con i film…
Guardo soprattutto dvd di concerti dal vivo, specie quelli delle grandi rock band che reinterpretano il blues. Vi consiglio il documentario Under Great White Northern Lights sui White Stripes, gruppo a cui siamo molto legati, anche noi, come loro, ci affidiamo a una chitarra e a una batteria. Da non perdere anche Twenty dei Pearl Jam, una carica elettrica che le immagini riescono a trasmettere perfettamente. Un film? Crazy Heart, con Jeff Bridge che interpreta un cantante country che con difficoltà cerca di tornare sulle scene. 

 

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