L’etichetta d’origine
diventa obbligatoria per tutti gli alimenti
È diventata obbligatoria, per tutti i prodotti alimentari, l’etichetta d’origine, ovvero l’indicazione del il luogo di origine e provenienza. Per i prodotti non trasformati il luogo d’origine riguarda il Paese di produzione. Per quelli trasformati dovranno essere indicati il luogo dove è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata.
Secondo Coop le nuove norme sull’etichettatura sono da accogliere positivamente. “Peraltro – spiega Coop in una nota – noi già dichiariamo l’indicazione d’origine delle materia prime in diversi prodotti a marchio. Ben prima che fosse obbligatorio Coop ha dichiarato volontariamente l’origine delle olive per la produzione dell’olio extravergine (2001), del pomodoro per pelati, passate e sughi (2003), del latte microfiltrato (2005), delle carni suine (2009) e di numerosi altri prodotti. L’origine è comunque un’informazione necessaria ma non sufficiente perché ancora più importanti sono le garanzie sulle modalità produttive, sui controlli, sulle caratteristiche di sicurezza e qualità dei prodotti”.
Una legge, quella sull’etichettatura di origine, che non piace però all’Europa: il commissario Ue alla salute, John Dalli, ha annunciato che chiederà chiarimenti all’Italia. Non si tratta di uno stop, ma certamente una reazione così immediata – a sole 24 ore dall’approvazione della legge – induce a pensare che l’Ue la consideri una indebita ingerenza su una materia di competenza europea.