Insieme per la legalità
accordo con la Prefettura
Coop Adriatica è la prima impresa nel Nord Italia ad aver richiesto un “attestato” antimafia per tutti i fornitori, per prevenire gli illeciti e i tentativi di infiltrazione della criminalità
Un protocollo per prevenire e ridurre i rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di Coop Adriatica. È stato firmato, il 10 giugno scorso, tra la Prefettura di Bologna e la Cooperativa il primo accordo per la legalità richiesto e sottoscritto da un’impresa privata nel Nord Italia. L’intesa, siglata dal prefetto Angelo Tranfaglia e dal presidente uscente di Coop Adriatica, Gilberto Coffari, ha l’obiettivo di garantire trasparenza e legalità nei contratti di appalto, negli accordi di collaborazione con altre imprese, nelle procedure di partecipazione o nella cessione di aziende. Concretamente, Coop Adriatica si impegna a fornire tempestivamente alla Prefettura i dati delle società e delle imprese con cui collabora, e a informarla di eventuali tentativi di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale che dovesse subire. Dal canto suo, la Prefettura fornirà informazioni sui soggetti imprenditoriali partner della Cooperativa, la quale immediatamente interromperà rapporti e contratti nel caso in cui dovessero emergere irregolarità. L’accordo è stato approvato dal ministero dell’Interno, in nome di quella collaborazione con le aziende che le istituzioni hanno promosso per contrastare l’infiltrazione criminale e che ha, tra l’altro, portato alla sottoscrizione, l’anno scorso, di un protocollo di legalità tra il Viminale e Confindustria. Quello siglato da Coop Adriatica conferma e amplia l’impegno che la Cooperativa ha preso già da diversi anni, dotandosi di un proprio Codice Etico, della commissione che ne controlla l’applicazione, e di un modello di organizzazione per la prevenzione dei reati, in base al decreto legislativo 231 del 2001.
Francesca Manicardi