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Il formato unico (che non c’è) e la pirateria

 

 

 

Il formato unico (che non c'è) e la pirateria

Anche tra i lettori digitali è assente uno standard comune e la tendenza è verso la multimedialità. In attesa del libro elettronico arrotolabile – attualmente in fase di sperimentazione – la tecnologia già rende possibile il libro “dinamico”, arricchito di audio e video, aprendo la strada ad avventure multisensoriali (grazie a prodotti creati apposta per e-book) ma anche a manuali tecnico-scientifici con inserimento di mappe, grafici, ecc. A renderlo possibile è soprattutto il recente lancio del formato ePub 3. EPub è di gran lunga il più diffuso tra i formati per la pubblicazione di e-book, ma non è supportato da Amazon, colosso americano del settore, il cui famoso lettore, il Kindle, utilizza il formato proprietario Mobi. L’ostacolo non è tuttavia di quelli insormontabili: su Internet si trovano gratuitamente convertitori completi come Calibre o AVS Document Converter E-reader che scavalcano il problema, sempreché il file che vi interessa non sia protetto dal codice DRM che tutela il diritto di autore.
La crescita della pirateria tra gli e-book è pari a quella dei libri disponibili: sui 25 titoli più venduti della classifica IBS – denuncia l’Associazione Italiana Editori – 17 (quasi il 70%) sono legalmente disponibili in versione e-book, mentre 19 (ben il 76%) hanno già una versione pirata.  

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