I riti della Pasqua
Religiosità e suggestioni della Settimana Santa
nelle diverse regioni italiane
La Settimana Santa è celebrata in tutta Italia con solenni processioni e antichissimi riti che, specie nelle isole e nel sud, rievocano suggestive e coinvolgenti atmosfere legate alla cultura e alla tradizione locale.
In Sardegna le celebrazioni più scenografiche sono sicuramente quelle di Iglesias (www.sulcisiglesiente.eu, 0781-6726326). Dalla fine del Seicento i rituali Pasquali di Iglesias spagnola sono un affascinante rito collettivo denso di religiosità, misticismo e tradizione.
Le celebrazioni hanno inizio con la processione dei Misteri del Martedì Santo e proseguono il Giovedì Santo con una struggente processione in onore del Santissimo Sacramento, scandita dal suono di tamburi e matraccas, antichi strumenti costituiti da ruote dentate su un supporto di legno che, fatti roteare, creano frastuono. Il Venerdì Santo, al calar della notte, si rappresenta infine il funerale di Cristo secondo la tradizione barocca spagnola, caratterizzata da una gran quantità di attori e simboli religiosi tra i quali una scultura del Cristo morto a grandezza naturale, risalente al XVII secolo.
Non c’è praticamente località della Sicilia (www.pasquainsicilia.it) che non dia vita a spettacolari processioni popolari che vedono la partecipazione di gran parte della popolazione. A Trapani e Caltanissetta si svolgono le Processioni dei Misteri che, sin dai primi giorni della Settima Santa, portano in giro per la città grandi gruppi di statue, chiamate "i Misteri". Marsala celebra il Giovedì Santo con un’imponente processione sacra effettuata da 9 gruppi di figuranti preceduti da un uomo incappucciato che porta la croce, da un giudeo che suona la tromba ed un altro giudeo che suona il tamburo. A Modica, il giorno di Pasqua, la statua della Madonna ancora in lutto incontra il Cristo risorto nella via principale della città. L’evento è noto come "Madonna Vasa-Vasa" perché, nel momento dell’incontro, le due statue si avvicinano per un bacio e partono in volo delle colombe di pace.
La Puglia (www.settimanasantainpuglia.it) annovera tra gli appuntamenti più suggestivi la "Passione Vivente" di Conversano e Ginosa, che coinvolge i centri storici dei due paesi illuminati da fiaccole. Qui, con l’ausilio dei narratori e dell’accompagnamento musicale, viene rievocata la vita di Gesù Cristo, dall’Annunciazione alla crocifissione. Il corteo della "Desolata" di Canosa di Puglia coinvolge migliaia di donne vestite di nero, che precedono e seguono il venerato simulacro recitando preghiere e intonando il Miserere. A Valenzano il Venerdì Santo, sfilano in processione ben quarantasette Misteri. Fatta eccezione per Cristo morto e l’Addolorata, i Misteri non appartengono alle Confraternite o alle chiese, come in tutti gli altri paesi, ma a privati. La Madonna è il personaggio più presente insieme con Cristo, a differenza di quanto accade nei Vangeli.
Tra le tante processioni della Campania risultano essere particolarmente suggestive quelle che si svolgono durante tutta la Settimana Santa a Sorrento (www.processioni.com), che si concludono il Giovedì Santo con la cerimonia della "Lavanda dei piedi", in cui il sacerdote lava i piedi di dodici persone, e con la drammatica Processione degli incappucciati del Venerdì Santo. Negli altri comuni della penisola sorrentina, tra il Giovedì Santo ed il Venerdì Santo si svolgono altri sedici cortei. Tre a Sant’Agnello, sette a Piano di Sorrento, tre a Meta, due a Massa Lubrense, uno a Vico Equense.
Giuseppe Ortolano