Delitti in calo del 6%
Ecco i dati ufficiali del Ministero dell’interno sul 2009
Nel primo semestre dello scorso anno – secondo i dati più recenti diffusi dal Viminale sulla criminalità del nostro paese – si sono registrati in totale un milione e 297mila reati, con una riduzione di oltre il 6% rispetto all’anno precedente. Un trend calante iniziato nel 2008, all’epoca del precedete governo – quanto il totale dei delitti era calato dell’8%. Insomma mentre le cronache dei tg ci raccontano un’Italia stretta nella morsa del crimine, il Ministero dell’Interno ci restituisce invece un panorama in cui la sicurezza nelle città è in crescita costante da qualche anno. Aumentano gli arresti, del 5%, aggravando la situazione già esplosiva delle carceri italiane.
Tra i crimini, i più frequenti sono i reati contro la proprietà: in particolare i furti negli appartamenti, scesi comunque del 7% rispetto al 2008, i furti con destrezza (-11.5%), le rapine (-17%) e gli scippi che sono addirittura calati del 21,4%.
Preoccupante, invece, e probabilmente connesso alla crisi economica e occupazionale che soffoca imprese e famiglie, è il dato dell’usura, un reato che è cresciuto del 13% rispetto al primo semestre 2008. Poichè è un illecito in gran parte non denunciato è facile immaginare quanto maggiore sia la reale entità del fenomeno.
Per quanto riguarda i reati contro la persona, anche gli omicidi segnano un incremento (+6%), mantenendosi però sempre più o meno allo stesso livello da anni (in termini assoluti si tratta di un aumento da 600 a 620). Calano di poco le violenze sessuali da 2.500 da gennaio a giugno 2008 a 2.468 nello stesso periodo 2009.