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Hamnett & Coop, quando la moda diventa etica

Coop & Hamnett
Quando la moda diventa etica
La nuova linea solidal disegnata dalla nota stilista inglese

La proprie idee portate con forza, letteralmente indossate come bandiera: sono le T-shirt disegnate per Coop da Katharine Hamnett con grandi e significativi slogan. Together it is possible (insieme è possibile) è dedicata al 2012 anno internazionale della Cooperazione proclamato dall’Onu.
"Io credo che la cooperazione sia un modello molto interessante per la nostra economia" è la convinzione di Katharine Hamnett.
Quello di indossare le proprie idee è uno stile caratteristico per la Hamnett che negli anni Ottanta si presentò a Margareth Thatcher con una T-shirt che a lettere cubitali portava la scritta "58% don’t want pershing", per testimoniare che la maggioranza degli inglesi non voleva le testate nucleari.
La forza delle idee è ben manifestata in questa collezione solidal che permette di vestire le proprie convinzioni: Stop and think (fermati e rifletti), Knowledge is power (sapere è potere) Choose love (scegli l’amore) e dedicato ai bambini Love e Genius, e ancora Save the future (salva il futuro).
T-shirt, camicie, polo, leggings, short, per uomo, donna e bambino, sono in cotone biologico e certificato Fairtrade, cioè commercio etico, equo e solidale. Tutti capi semplici, facili da portare, alla moda.
Ma le convinzioni non sono solo slogan, sono anche fatti e scelte concrete. È dalla fine degli anni Ottanta che Katharine Hamnett ha scelto di produrre tutti i suoi capi in cotone biologico. È da allora che si impegna per diffondere informazioni su cosa è la coltivazione del cotone: "Un grosso problema per l’ambiente e un rischio per la salute della gente che ci lavora e vive intorno – ci racconta lei stessa – la coltivazione del cotone convenzionale copre solo il 2,5% circa della superficie agricola mondiale, ma utilizza più del 10% di pesticidi e circa il 25% degli insetticidi impiegati in tutto il mondo. Più di qualsiasi altra coltura e presenta i peggiori effetti dell’agricoltura chimica. Io non potevo e non posso stare a guardare senza fare niente. Molte delle sostanze chimiche proibite per l’agricoltura convenzionale in Europa perché pericolose per l’uomo, sono ancora consentite e utilizzate abbondantemente nei paesi dove si coltiva cotone, Cina, India, Pakistan, Turchia, Egitto, Brasile, Africa…".
E allora solo cotone biologico e con Coop si va a nozze, perché oltre che biologico il cotone utilizzato per questa linea solidal è certificato Fairtrade: commercio equo e solidale, un altro tema che sta a cuore anche alla Hamnett: "Con Coop abbiamo una intesa sui valori, sono gli stessi: etica, ambiente e prezzi bassi. Si può fare qualcosa di bello, giusto e a buon prezzo, le magliette dei bambini costano solo cinque euro e cinquanta centesimi, sarà interessante per molti".
"La linea solidal – conferma Maura Latini vicepresidente Coop Italia – è da molti anni una testimonianza del nostro impegno e della nostra esperienza più che decennale nel commercio equo, impegno ed esperienza che ci hanno permesso di creare direttamente, senza intermediazioni, iniziative di solidarietà sul campo e il tutto a prezzi di vendita ragionevoli. Quando lo stile ha la forza delle idee, anche l’etica ha una propria estetica, è la nostra idea per questa collezione".   
 



Anna Somenzi

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