Glossario 1/ I tipi di canna
canna fissa: priva di anelli e mulinello, la lenza viene legata all’estremità del cimino. Lunga tra i 5 e gli 8 metri, è molto utilizzata nella pesca a galleggiante e al tocco
canna bolognese: evoluzione della fissa, su cui sono montati gli anelli scorri filo e il mulinello. Consente di lanciare a distanze maggiori (es. 15-30 m dalla riva)
canna roubaisienne: molto rigida, ad esclusione della punta su cui si innestano delle prolunghe, raggiunge i 15 metri. La si usa stando seduti e facendo fulcro sulla coscia
teleregolabile: la lunghezza (8–11 m circa) varia velocemente grazie a particolari boccole di fissaggio
canna all’inglese: telescopica o a 3 elementi ad innesto, il secondo e il terzo con molti anelli scorri filo di piccole dimensioni, necessari ad evitare l’arresto del filo sulla canna. Si usa semi-immersa in acqua
Glossario 2/Le tecniche di pesca
pesca a passata: un’esca naturale scende a valle portata dalla corrente
pesca con pesciolino: che viene infilato all’amoper catturare i predatori
carp fishing: mira a grossi esemplari di carpa, siluro e altri ciprinidi, che vengono subito rilasciati dopo la foto ricordo
pesca a mosca: utilizza imitazioni più o meno credibili di insetti
spinning: impiega esche artificiali in movimento (dall’inglese to spin, ruotare, riferito al movimento del cucchiaino)
pesca all’inglese: grazie al particolare attacco, per l’estremità inferiore, del galleggiante alla lenza, quest’ultima è a diretto contatto con l’amo: la ferrata risulta così più rapida ed efficace
surf casting: letteralmente “lancio sull’onda”, si pratica dalla spiaggia durante o a fine mareggiata, spesso di notte, quando si muovono i pesci più grossi
beach ledgering: meno selettiva del surf casting, si accontenta del mare calmo e di qualunque tipo di spiaggia; con pasturazione sul punto di pesca; prede ambite sono orate, spigole e murmuri
rock fishing: pesca da roccia, scogliera o promontorio, lontano dalla gente
a Bolentino: in mare, dalla barca, con lenza che tocca il fondo