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Giocando a corpo libero davanti alla tv



Giocando a corpo libero

(davanti alla tv)

 

In arrivo nuovi videogiochi con “contrioller” di movimento che vanno oltre le possibilità della Wii

 

Si profila un autunno “da fantascienza” per il mondo dei videogiochi con due novità che andranno ad ampliare il solco (profondo) tracciato da Wii, la console per le famiglie lanciata quattro anni fa da Nintendo che usando i joypad come estensioni del corpo umano ha stracciato tutti i record di vendite. Le risposte di Sony e Microsoft, chiamate a reggere il passo, rappresentano una sorta di “dopo-Wii”. Il Move di Sony (in commercio dal prossimo 15 settembre) ma soprattutto il Kinect di Microsoft (dal 4 novembre negli Usa e quindi in Europa per la “corsa” del Natale) sono sensori di controllo rispettivamente per PlayStation 3 e Xbox 360, che accorciano ancora di più le distanze tra uomo e console di videogiochi, tra uomo e macchina. Nel caso di Kinect addirittura le annullano, nel senso che i giocatori, riconosciuti da una telecamerina con tanto di microfono sul televisore, possono fare completamente a meno del joypad e di altri controller (tastiera, mouse, joystick, ecc.), agendo “a corpo libero” in un crescendo dinamico e anche un po’ folle di compartecipazione a situazioni virtuali (sport, avventura, danza, fitness, ecc.), in piedi a saltare davanti alla tv. Si realizza, in questo modo, il sogno della connessione diretta con avatar digitali che rispecchiano i nostri movimenti? O si tratta principalmente di una operazione commerciale (finora tra l’altro seguita con modesto interesse dai fan) per sottrarre quote di “casual gamer” a Nintendo Wii? Secondo la rivista Time, che ha inserito il Project Natal (vecchio nome del Kinect, termine legato al concetto di dinamismo) nella lista delle cinquanta invenzioni più importanti del 2009, almeno sulla carta siamo davanti a una trovata “rivoluzionaria”. I gesti del giocatore vengono infatti colti dai sensori “cattura movimento” che acquisiscono i punti delle articolazioni e la stessa voce viene riconosciuta (per ora solo in inglese), aprendo così scenari nuovi in cui l’uomo dialoga con la tv (in futuro con Internet?) muovendo mani, braccia o gambe.

Certo, tutto ciò sembra andare nella direzione del “virtuale estremo”, secondo alcuni è un’altra picconata a quel senso di realtà già fortemente compromesso nella società mediatica in cui siamo immersi. I pedagoghi storcono il naso a sentire lo slogan “nessun cavo, nessun controller, solo tu” con cui Kinect non solo promette di trasformare il movimento del corpo in azione di gioco, ma prova a fare entrare la realtà “dentro” la fantasia. Un po’ come succede nei film Matrix o Minority Report. Tornando alla periferica in senso stretto, qualche dubbio rimane inoltre sui tempi di risposta dei videogiochi più veloci e su come verranno sviluppati altri software. Ma c’è di buono che il sistema di Microsoft funziona con tutte le console Xbox 360, compresa ovviamente l’ultima, più compatta e con 250 giga di memoria, messa sul mercato a metà luglio. E che l’emozione di una sintonia crescente con la macchina è assicurata, a prescindere dalle future applicazioni di questa tecnologia.

Allevarsi un cucciolo di tigre

Una quindicina sono i giochi “modello famiglia” sviluppati per Kinect che guarda a un pubblico di tutte le età. Si va dai più piccoli, sicuramente attratti da “Kinectimals”, cinque diversi animali esotici tra cui scegliere per allevarli, coccolarli, sfamarli su un’isola fantastica dove il bambino “dona” i suoi movimenti al cucciolo. Fino ai più atletici che troveranno in “Sports” sei discipline in cui cimentarsi come calcio, pallavolo, atletica leggera, bowling, tennis da tavolo e pugilato. Le ragazze troveranno le coreografie in “Dance central”, i ragazzi le corse a ostacoli in “Adventures” , fino agli over 40, che più tranquillamente cercheranno di riacquistare una forma accettabile in “Your shape fitness evolved”, tra fitness personalizzato e corsi di yoga.

Più simile a Wii è invece l’altro controller di movimento, il Move che sfrutta la telecamera collegata alla PS3 di Sony. Qui i giocatori stringono in mano un joystick a palletta che ricorda un cono gelato con una luce sferica in punta (che può cambiare colore): la luce viene identificata dalla telecamera e serve ad aumentare la precisione del movimento rilevato. Secondo gli specialisti, Move (che supporterà anche il 3D) ha il vantaggio di una risposta più precisa rispetto a Kinect e sarebbe più adatto a gamer professionali, prestandosi in futuro a una fascia di generi e di titoli molto più vasta e articolata. Staremo a vedere. Anzi, a giocare.


Claudio Strano

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