Nessuna categoria

Flavia Franzoni, Iress: “Premiamo gli interventi innovativi che rispondono ai problemi reali del territorioâÂ?

 

“Premiamo gli interventi innovativi
che rispondono ai problemi reali del territorio”

Flavia Franzoni, iress

Alla stesura del bando di “C’entro anch’io” 2012-2013 ha contribuito anche l'Iress (Istituto regionale emiliano-romagnolo per i servizi sociali e sanitari, la ricerca applicata e la formazione), che ha elaborato, insieme a gruppi di soci Coop, una nuova valutazione dei progetti basata su punteggi. Ne parliamo con la docente di Scienze politiche all’Università di Bologna Flavia Franzoni, che fa parte del comitato scientifico dell’Istituto, ed è membro da diversi anni della commissione selezionatrice degli interventi.

Professoressa Franzoni, nel bando sono introdotti nuovi criteri per la selezione dei progetti. Perché?
Abbiamo cercato di specificare maggiormente quelli che dovrebbero essere gli obiettivi dei progetti, per poter valorizzare quelli che rispondono ai bisogni reali del territorio, puntando all’innovazione. Cerchiamo progetti anche di piccole organizzazioni e che sappiano coinvolgere volontari.Devono anche mantenere legami con i punti vendita Coop, perché i soci possano sapere cosa si è realizzato con il loro ristorno. Abbiamo voluto poi aggiungere qualche cosa alla pur positiva esperienza del passato, cioè la valorizzazione di progetti che si occupassero dello “star bene” delle persone, non solo del loro “disagio”, ma preventivamente del mantenimento del loro "agio”.

Con "agio sociale" cosa s’intende più esattamente?
In altre parole, cerchiamo progetti di promozione del benessere delle nostre comunità. Il che significa prevenire il disagio. E il primo elemento è sempre quello di promuovere quei legami tra le persone che poi si possono tradurre in aiuti, e che ci fanno sentire parte delle nostre comunità. Per gli anziani ci vengono ad esempio in mente le tante iniziative che offrono loro momenti per stare insieme e uscire dalla solitudine: da eventi culturali, alla ginnastica, a tutte le altre proposte che li rendono attivi e in salute. E ricordiamo come le attività educative o di dopo-scuola, ma anche le attività sportive o di tempo libero, opportunamente elaborate, possano aiutare gli adolescenti a evitare quella terribile piaga che è l’abbandono scolastico. E in generale, promozione dell’agio come promozione di coesione sociale.

L'Iress si occuperà anche della formazione dei consiglieri di Zona che preselezioneranno i progetti.
Ci è sembrato importante rafforzare le competenze di chi svolgerà questo delicato compito, organizzando tre giornate di incontri su solidarietà e nuove povertà, a cura della presidente dell'Iress Marisa Anconelli. 

Che immagine vi siete fatti della povertà e delle nuove povertà?
Mi convinco sempre di più che l’aumento del rischio di caduta in povertà è legato all’aumento delle disuguaglianze nel nostro Paese e in tutto il mondo occidentale. La crisi economica, così lunga, ha poi accelerato questo processo. Dobbiamo fare i conti con tante povertà diverse, molte recenti e nascoste, e anche con molte fragilità nuove legate all’insicurezza di fronte alle crescenti difficoltà della vita. Insomma, un compito immane per le politiche sociali, proprio quando le risorse a disposizione sono più scarse.

Condividi su

Lascia un commento

Dicci la tua! Scrivi nello spazio qui sotto cosa pensi dell’articolo, la tua opinione è importante per noi.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Ho letto la policy privacy e accetto il trattamento dei miei dati personali

Iscriviti alla
newsletter

di Consumatori

Ricevi ogni mese via mail la rivista digitale e le notizie più interessanti

;