Pannolini riutilizzabili
Ritorno al futuro
Da Coop un nuovo prodotto in cotone biologico e veli biodegradabili per combattere l'usa e getta
Quasi nessuno più ricorda i ciripà: lunghi rettangoli di cotone da raddoppiare e legare con lunghe fettucce attorno al corpicino di un piccolo neonato, il risultato era un grande cartoccio dal quale si intravedevano esili gambine. Ma quello non era niente rispetto alla lotta per districare le fettucce con relativo ciripà dalla lavatrice. L’avvento del pannolino usa e getta ha risolto tutto questo, ma guardando l’altro lato della medaglia, la praticità di un gesto semplice e immediato si è trasformata, e continua ad accumularsi, in una quantità di rifiuti in discarica dove resta per centinaia di anni, si traduce in una quantità di soldi spesa e in una quantità di materie prime buttate.
Oggi si presenta un ritorno al pannolino da riutilizzare, ma interpretato al futuro. Sono lavabili e quindi da usare fino a che il bambino ne ha bisogno, ma tutta un’altra cosa: se ne trovano di diversi tipi, ma in sostanza sono delle pratiche mutandine con tessuto impermeabile, che contengono un assorbente, protetto da un sottile strato asportabile. Ad ogni cambio solo il velo sottile si butta via, il resto si lava e si riutilizza, tutto va in lavatrice facilmente, senza lacci e fettucce.
Diversi sono i motivi a favore di una scelta di questo tipo. Un risparmio di denaro perché a conti fatti acquistare, utilizzare e lavare questi pannolini costa molto meno che scegliere quelli usa e getta per i circa tre anni nei quali i bambini li usano; un risparmio notevole di rifiuti perché qui si butta solo un sottile strato, mentre per quelli monouso tradizionali si butta tutto e non degrada per centinaia di anni. E naturalmente non sono da trascurare le materie prime utilizzate, che provengono, per i pannolini usa e getta, salvo rari casi, da fonti non rinnovabili come il petrolio e la cellulosa ricavata da alberi la cui origine è raramente nota e certificata, per non parlare della trasformazione e del trasporto.
Coop propone i pannolini riutilizzabili della linea vivi verde in cotone biologico e in diverse misure a seconda del peso del bambino. Si compongono di tre parti: il velo raccogli feci, il pannolino assorbente e la mutandina.
Il velo è per il 70% in cotone e per il 30% in cellulosa, biodegradabile, ideato per contenere i solidi e facilitarne la rimozione, serve per evitare di sporcare eccessivamente il pannolino; è l’unico pezzo che ad ogni cambio si getta via e può essere buttato con il suo contenuto nel wc, o meglio nei rifiuti indifferenziati, ma in discarica si degraderà molto rapidamente. Il pannolino assorbente, 100% cotone biologico, è un rettangolo che si piega in tre e si mette al centro della mutandina, ha un grande potere assorbente, si lava in lavatrice fino a 60° C. E infine la mutandina: 95% cotone e 5% poliuretano utilizzato per impermeabilizzare la parte interna, ha una comoda forma anatomica e il tessuto è molto morbido, le chiusure con velcro permettono di adattarla facilmente al corpo del bambino. Grazie alla grande percentuale di cotone la traspirazione è rispettata e si limitano irritazioni e arrossamenti.
Nei tre anni di utilizzo di questi pannolini vivi verde coop si può risparmiare fino al 70% rispetto a quelli usa e getta, quasi 1.000 euro, secondo una stima effettuata considerando un numero medio di 6 pannolini al giorno per un bambino da 0 a 3 anni e il prezzo medio dell’usa e getta più venduto; e 150 kg di rifiuti in meno, sempre nei tre anni, calcolando solo i pannolini e i loro imballi, senza il contenuto.
Anna Somenzi