Di notte giubbotto catarifrangente per i ciclisti
Spesso di sera mi capita di incrociare biciclette “invisibili”, cioè persone che viaggiano e sono sprovviste di ogni luce e anche di catarifrangenti… Non ci sono norme che obblighino queste persone a rendersi visibili, prima di tutto per la loro sicurezza?
Alberto gandolfi – reggio emilia
La sua osservazione è più che condivisibile. Fortunatamente, proprio da pochi giorni, è entrata in vigore una norma che obbliga tutti i ciclisti che si avventurano fuori dal centro abitato in ore serali e notturne o che percorrono di giorno una galleria, ad indossare il giubbotto rifrangente o le bretelle retro-riflettenti ad alta visibilità.
Da sempre vige poi la norma che obbliga le biciclette che girano in ore serali in città, ad essere munite di lampadina e catarifrangenti. Sono misure fondamentali per garantire, prima di tutto, la sicurezza dei ciclisti stessi.
Nel pacchetto di norme appena entrato in vigore è compresa anche quella che sancisce che diventano fuori legge i caschi a scodella omologati con la sigla Dgm: chi li indosserà rischia una multa salata (da 79 a 299 euro) e il fermo amministrativo del mezzo. Per verificare che il casco sia regolare l’etichetta deve riportare la sigla Ece/Onu 122.