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“Così combattiamo per la legalità”

"Così combattiamo per la legalità"
Intervista al presidente di Legacoop, Giuliano Poletti

«Quando la crisi imperversa e alcuni imprenditori hanno bisogno di liquidità per le loro aziende in difficoltà, tendono ad andare meno per il sottile e cercano una risposta immediata ad una emergenza, cioè denaro fresco». Giuliano Poletti, presidente di Legacoop va subito al cuore dei problemi legati all’infiltrazione delle mafie nell’economia del paese.
Può accadere che mafie e criminalità usino anche la forma cooperativa per introdursi in determinati settori?
«Può accadere perché purtroppo il nostro settore non è controllato come dovrebbe essere. Ci sono norme che prevedono revisioni annuali o biennali ma non sempre questo accade. Noi lo facciamo sulle cooperative nostre aderenti, il Ministero dello sviluppo economico dovrebbe controllare tutte le altre cooperative ma questo purtroppo non avviene».
Quindi c’è una carenza del Ministero?
«Sì, c’è una carenza. Noi abbiamo lavorato in questi anni per combattere questa situazione, abbiamo raggiunto un accordo con il Ministero per promuovere attraverso gli uffici regionali e provinciali del lavoro degli strumenti di controllo. Insistiamo molto perché questo avvenga attivando degli osservatori costituiti dalle centrali sindacali e cooperative e da tutti i soggetti istituzionalmente preposti per fare le ispezioni alle cooperative».
Ci sono casi che avete denunciato?
«Esplicitamente riferibili ad attività mafiose no, però abbiamo scoperto e segnalato situazioni di grave irregolarità riferite in particolare ai settori della movimentazione merci, ai servizi, alle prestazioni di lavoro. Purtroppo c’è un’area di cooperazione spuria che viene impiegata per i servizi collegati al lavoro per evitare di applicare le regole contrattuali».
Come vi comportate in questi casi?
«Se sono cooperative aderenti alla Legacoop le espelliamo perché noi non vogliamo situazioni di questo tipo nella nostra organizzazione, per il resto naturalmente intervengono gli ispettorati del lavoro, l’Inps, l’Inail e tutti quei soggetti che colpiscono le aziende che non rispettano la legge».
Più in generale, come Legacoop combatte l’illegalità?
«La forma cooperativa ha dimostrato in tutti questi anni che siamo l’organizzazione che più si è impegnata a sostenere l’economia legale nelle realtà dove la mafia è storicamente presente anche con la gestione dei beni confiscati alle mafie, con tutte le azioni che abbiamo svolto a sostegno di queste iniziative. Da un altro lato siamo forse l’organizzazione che ha lavorato di più a sviluppare l’economia legale, una buona e sana economia, nelle aree colpite dalla mafia».
 

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