Coop, prevenzione e tanti controlli
“E sulle emergenze ci muoviamo così…”
Intervista a Maurizio Zucchi, diretore qualità di Coop Italia
Della rigorosa serie di controlli cui Coop sottopone i propri prodotti a marchio, per garantire ai consumatori la massima qualità, sicurezza e salubrità, abbiamo già parlato più volte sulla nostra rivista. Come abbiamo parlato delle decine di migliaia di analisi di laboratorio che vengono sistematicamente svolte anche sul prodotto non a marchio, delle meticolose prescrizioni per le industrie produttrici, dei disciplinari su materiali, mangimi, e sulle procedure da seguire, dei protocolli e delle convenzioni con diverse università e centri di ricerca per garantirsi aggiornamenti e informazioni tempestive.
Per una volta può però essere interessante approfondire, oltre a tutte queste attività, diciamo preventive (standard), come reagisce una struttura complessa e articolata come quella Coop, quando scoppiano crisi ed emergenze come quella avvenuta in Germania con l’infezione da Escherichia coli. Bastano poche ore, infatti, e l’effetto moltiplicatore del sistema dei media fa spuntare paure che incidono immediatamente sulle scelte dei consumatori.
"Da anni – spiega il direttore qualità di Coop Italia, Maurizio Zucchi – abbiamo definito procedure e modalità per affrontare situazioni di emergenza. Ovviamente, un conto è se si parla di casi che coinvolgono direttamente prodotti presenti nei nostri punti vendita, altro è invece se si parla di problemi non presenti in Italia. Comunque in Coop anche questa volta si è attivato un comitato di crisi in grado di raccogliere ogni segnalazione, di assumere, se necessario, provvedimenti urgenti, in relazione con le autorità competenti. Abbiamo quindi predisposto sistemi di comunicazione tempestiva per fare arrivare le informazioni a tutti i punti vendita Coop, anche di sabato e domenica, così come gli eventuali interventi sulle merci.
Un altro capitolo è quello delle risposte tempestive da dare ai consumatori, sia nei punti vendita che attraverso la rete dei numeri verdi delle cooperative. Ovviamente, in un caso come quello tedesco, in cui la responsabilità dell’epidemia è stata a lungo incerta e coinvolgendo anzi colpevoli che poi non si sono rivelati tali, lo sforzo per essere chiari e tempestivi non è stato facile. Ma quello che preme ribadire, per dare tranquillità a tutti i consumatori, è che in Coop siamo pronti a fronteggiare queste situazioni, con un monitoraggio costante e con procedure definite. Questo si unisce a tutto ciò che facciamo e che ovviamente è la parte più importante, per prevenire i problemi e per dare garanzie sui nostri prodotti a marchio".
Proprio a seguito del caso dell’Escherichia coli in Germania, Zucchi propone poi una riflessione specifica sull’ortofrutta, finita un po’ tutta nel mirino.
"Da noi – spiega Zucchi – frutta e verdura a marchio Coop sono attentamente selezionate per offrire solo prodotti sani e genuini secondo criteri molto rigorosi e avvalendosi, già dal 2002, anche di enti certificatori esterni. I nostri controlli avvengono già sul campo, con risultati disponibili già prima della vendita, in modo da bloccare eventuali partite non idonee. Gli obiettivi che noi garantiamo sono i seguenti: 1) la provenienza dei prodotti da produzione integrata (cioè con l’utilizzo minimo di mezzi tecnici e prodotti con impatto sull’ambiente e la salute); 2) residuo di fitofarmaci inferiore del 70 % rispetto al residuo massimo ammesso per legge; 3) riduzione della contemporanea presenza di fitofarmaci diversi sul prodotto finito; 4) assenza di trattamenti post raccolta di conservazione; 5) controllo della filiera produttiva dal campo alla vendita; 6) controllo delle caratteristiche igienico-sanitarie lungo tutta la filiera produttiva; 7) rintracciabilità lungo tutta la filiera produttiva; 8) rispetto dei parametri chimico-fisici definiti (Progetto Frutta saporita)".
Complessivamente i fornitori di prodotti ortofrutticoli a marchio Coop nel 2010 sono stati 115 e le aziende agricole coinvolte oltre 14.125; mentre sono 751 le referenze in assortimento con un fatturato di vendita di 419 milioni di euro. Queste coltivazioni sono state seguite dai tecnici Coop Italia che hanno effettuato 250 ispezioni presso le aziende agricole e tutti i magazzini di raccolta. Le analisi eseguite sui prodotti ortofrutta nel 2010 sono state 174.002.
Al fine di garantire il rispetto dei rigorosi standard di capitolato, fissati da Coop, è stato realizzato un articolato piano di analisi sui residui di pesticidi.