Nessuna categoria

Coop, dagli anni �70 niente coloranti

Coop, dagli anni ‘70 niente coloranti

Caro Consumatori, ho letto su una rivista un articolo che parlava di possibili rischi per la salute derivanti da coloranti usati per alcune bibite gassate. Cosa potete dirmi in proposito? E come si comporta Coop sui suoi prodotti a marchio?
Anna Leoni – Modena

Risponde Claudio Mazzini
responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia:

Secondo una società americana, il Center for Science in the Public Interest, un ingrediente del caramello artificiale (la sostanza 4-metinzetanolo, 4-Mei) usato per ottenere il caratteristico colore marrone di molte bevande gassate, potrebbe rappresentare un pericolo per la salute, ed ha fatto richiesta all’FDA (l’ente americano per la tutela della salute) di bandire i coloranti sintetici a base di ammoniaca.
Infatti a differenza del caramello, che si può fare a casa sciogliendo lo zucchero in un tegame, il caramello che dà il colore marrone a molte bibite e ad altri prodotti è ottenuto con una reazione tra zucchero, ammoniaca e solfiti ad alta temperatura e pressione.
Sul tema di questi coloranti è di diverso avviso l’Assobibe, l’Associazione dei produttori italiani di bevande analcoliche, che sul caso ha risposto con nettezza: “Non ci sono evidenze scientifiche che il 4-Mei possa rappresentare un pericolo per la salute umana. Nessuna autorità di regolamentazione nel mondo, comprese l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) e la Food and Drug Administration americana (Fda), ha mai rilevato effetti cancerogeni della sostanza. Il 4-Mei è presente in un’ampia gamma di prodotti alimentari cucinati o preconfezionati, ed è una sostanza che si forma spontaneamente quando il cibo viene arrostito o riscaldato”.
La polemica che abbiamo citato non è che l’ultima in ordine di tempo, infatti da anni su molti coloranti, pur ammessi dalla normativa nazionale ed europea, sono emersi dubbi o evidenze scientifiche relative a possibili rischi di allergie/intolleranze, mutamenti comportamentali nei bambini. Ed in alcuni studi addirittura potenziali rischi di tossicità.
Questo problema non tocca minimamente i prodotti a marchio Coop che conferma la scelta effettuata fin dagli anni ‘70 di divieto assoluto di utilizzo di tutti i coloranti nei prodotti alimentari a proprio marchio. Ad esempio nella cola Coop il colore è determinato esclusivamente da estratti naturali.
La decisione di non utilizzare coloranti non comporta banalmente un semplice “non impiego”, ma un lavoro di ricerca e sviluppo nonché di organizzazione della produzione, pensato e regolato sulla base di criteri diversi rispetto agli altri prodotti.
È evidente che rinunciare all’uso dei coloranti in prodotti per i quali il consumatore è abituato ad avere un riferimento “più vivace” comporta la necessità di uno studio della formulazione che riesca a coniugare il non utilizzo di coloranti con un prodotto ugualmente gradevole. Inoltre la produzione deve seguire procedure precise per la garanzia dell’assenza, sia a livello di reperimento delle materie prime sia a livello produttivo per evitare contaminazioni.
Nei prodotti a marchio Coop è vietato altresì l’utilizzo di coloranti sintetici nell’alimentazione degli animali destinati a fornire prodotti o ingredienti utilizzati per le produzioni Coop come, per esempio uova per il consumo fresco o gli ovoprodotti, per la pasta all’uovo. I colori dei prodotti Coop saranno forse meno “vivaci”… ma lo saranno naturalmente!

Condividi su

Lascia un commento

Dicci la tua! Scrivi nello spazio qui sotto cosa pensi dell’articolo, la tua opinione è importante per noi.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Iscriviti alla
newsletter

di Consumatori

Ricevi ogni mese via mail la rivista digitale e le notizie più interessanti