Come cambia la spesa
Nel 2011 sei italiani su dieci hanno modificato i loro comportamenti alla ricerca della convenienza, anche aumentando il tempo dedicato agli acquisti. Il risvolto positivo? Il 57% degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo
Più di sei italiani su dieci (61%) nel 2011 hanno modificato i propri comportamenti di acquisto confrontando con più attenzione i prezzi nel momento di riempire il carrello della spesa. È quanto emerge da una indagine di Coldiretti/Swg in riferimento ai dati Istat relativi all'andamento dell'inflazione nel 2011 (salito al 2,8%, in netta accelerazione rispetto all'1,5% del 2010).
Il 59% degli italiani nel 2011 è andato alla ricerca delle offerte 3×2 in misura maggiore rispetto al passato per effetto della crisi che di fatto – sottolinea la Coldiretti – ha allungato il tempo trascorso a fare la spesa degli italiani che hanno tagliato gli acquisti di istinto e hanno prestato più attenzione ai prodotti messi nel carrello.
Il lato positivo di questa situazione economica è che il 57% degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo per effetto della crisi. Tra questi il 47% ha fatto la spesa in modo più oculato, il 31% ha ridotto le quantità acquistate, il 24% ha utilizzato gli avanzi per il pasto successivo e il 18% ha prestato più attenzione alla data di scadenza. Si tratta – sostiene la Coldiretti – di una tendenza positiva in un Paese come l'Italia dove a causa degli sprechi dal campo alla tavola si perdono oltre dieci milioni di tonnellate per un valore stimato in 37 miliardi di euro.
Coop Nordest come si inserisce in questo contesto difficile? Riuscirà ad affrontare la situazione continuando a stare dalla parte delle famiglie? Ne parliamo con Marco Pedroni, Presidente di Coop Nordest.
Silvia Sacchetti