“Avanti contro vento”
La cooperativa guarda al futuro, nonostante la crisi
All’assemblea dei delegati di Coop Nordest, il presidente Marco Pedroni ha presentato i risultati di bilancio positivi: la cooperativa ha avuto un andamento anticiclico rispetto alla crisi, ha continuato ad investire, ha mantenuto l’occupazione, ha privilegiato il lavoro a discapito dei profitti
Nell’incantevole cornice del Teatro Valli a Reggio Emilia si è conclusa la maratona delle 63 assemblee sociali a cui hanno partecipato quasi 10mila soci con un ampio consenso all’approvazione del bilancio.
Dopo il saluto del sindaco Graziano Del Rio, il presidente Marco Pedroni, ha presentato la sua relazione misurandosi con tutti i temi di attualità che coinvolgono la nostra cooperativa.
Di seguito, alcuni spunti di riflessione, tratti dalla relazione del presidente.
Un paese difficile
Il nostro è un paese che ha imboccato la via del declino, lo dicono gli indicatori economici e di competitività, lo dicono le evidenti derive culturali e morali in troppi campi della vita pubblica.
Ma il declino non è ineluttabile, è reversibile se si ascoltano le spinte positive che ci sono anche nel nostro Paese.
Una nuova primavera
Ci vuole una primavera che spazzi la fonte dell’avvelenamento di questi anni, che parli a tutti gli italiani, che sappia unirli in una prospettiva superiore di rilancio del paese, una prospettiva fondata su lavoro, sull’impresa, sulla cultura; fondata sul riconoscimento dei meriti individuali e della solidarietà sociale.
La cooperazione può fare molto in questa direzione. E può farlo con l’esempio prima ancora che con le parole. La nostra prima diversità è quella di essere un’impresa di persone, che si impegna ad ampliare la partecipazione diretta.
Le cooperative nella crisi
Le cooperative in questi anni di crisi hanno operato per spostare l’ago della bilancia dai profitti individuali al valore sociale, dal conto economico annuale al valore di lungo periodo, dalla finanza derivata al sostegno agli investimenti reali e dall’eccesso di bonus per i supermanager a retribuzioni più giuste per tutti. Non si tratta di frenare il mercato, ma di concepire diversamente la competizione economica.
Soci e clienti
I nostri soci ci chiedono qualità e prezzi bassi; chiedono impegno verso un modo nuovo di vivere e di consumare che è da sempre un nostro obiettivo. Le famiglie giovani dovranno essere al centro del nostro lavoro. Di tutti noi: da chi lavora in negozio, ai colleghi dei consorzi fino ai soci volontari dei distretti sociali.
Quello che gli altri non fanno
Siamo quelli che hanno sempre fatto impresa e commercio, per dare un servizio concreto ai cittadini, ma con una nostra idea. Fino a fare cose che gli altri non fanno: abbiamo detto che si può bere l’acqua del rubinetto e quindi che non è necessario comprarla da noi; abbiamo ritirato le lampadine tradizionali e le buste di plastica un anno e mezzo prima che la normativa lo chiedesse, abbiamo messo nei fazzoletti e tovaglioli Coop solo carta riciclata e nei nostri mobili solo legno da foreste sostenibili, abbiamo aiutato 100mila soci a fare un gesto di solidarietà, abbiamo destinato il 10% del valore della spesa settimanale a chi è in difficoltà lavorative. Bisogna esserne fieri. Non è la “bontà cooperativa”, ma è la “necessità cooperativa” a farci fare questo.
Silvia Sacchetti