Acqua, fase due
Coop rilancia la sua campagna
Novità sulle promozioni delle minerali: saranno riservate solo per prodotti coerenti con i valori della campagna o provenienti da fonti locali
La campagna Coop per favorire un consumo di acqua improntato alla sostenibilità e per favorire la riduzione degli sprechi, dopo la grande attenzione suscitata alla sua uscita nello scorso mese di ottobre, passa ora a una sua seconda fase. Seconda fase che si articola su due filoni. Uno più rivolto all’esterno, con una attività derivante da una intesa che Coop ha siglato con l’Anci (l’Associazione dei comuni italiani) e con il suo centro studi Cittalia, per promuovere la trasparenza e l’informazione sulla qualità delle acque che escono dai rubinetti delle case in tutta Italia. Il secondo filone è più interno, ed è legato all’aspetto commerciale, cioè la vendita delle acque minerali nei punti vendita Coop. Qui, in sostanza, si andrà verso forme di promozione che coinvolgeranno solo acque che abbiano adottato scelte e comportamenti coerenti con quei valori di sostenibilità citati all’inizio.
"La nostra campagna sull’acqua – spiega Maura Latini, vice-presidente di Coop Italia – è stata un grande successo, prima di tutto per l’attenzione e il confronto pubblico che si è sviluppato su un bene così importante e prezioso. Da parte dei cittadini e delle famiglie c’è stato un grande apprezzamento, confermato anche da indagini e dai comportamenti concreti che registriamo. Una conferma che era giusto affrontare il tema degli sprechi che l’enorme livello di consumo delle acque minerali determina. Noi abbiamo insistito dall’inizio per spiegare che la nostra non era una campagna contro qualcosa o qualcuno, ma per promuovere informazione e comportamenti più consapevoli e più attenti all’ambiente. Sono cose per noi fondamentali, ancorate a principi che sono alla base dell’essere cooperative, per le quali la ricerca della convenienza è strettamente legata a valori e alla coerenza dei comportamenti".
Dunque dai primi di aprile sulle tv riappariranno gli spot con la simpatica Luciana Littizzetto, per ricordarci quanta strada percorre una bottiglia d’acqua minerale per arrivare sulla nostra tavola. E che impatto tutto ciò abbia sull’ambiente.
A ciò si affiancano l’indagine in corso di svolgimento da parte di Anci-Cittalia (di cui riferiamo a parte) per fotografare come e in che modo le aziende che gestiscono i nostri acquedotti, rendono pubblici i dati sulla qualità delle acque ("Perchè uno degli obiettivi della nostra campagna – spiega Maura Latini – era quello di favorire comunque l’informazione verso i cittadini, da parte di chi gestisce l’acqua pubblica") e le novità sull’attività di vendita Coop.
"Con la prima fase della campagna – spiega ancora Maura Latini -, pur continuando a vendere tutti i tipi di acque minerali, abbiamo iniziato a dare una informazione che segnalava la localizzazione delle fonti di imbottigliamento, per far conoscere la distanza che l’acqua percorre. Ora, compiamo un passo ulteriore che riguarda l’attività promozionale, che nella grande distribuzione è una caratteristica fondamentale nel rapporto coi clienti. Sia nei punti vendita che nei pieghevoli che ogni 15 giorni produciamo per informare sulle nostre offerte inseriremo la segnalazione di tre prodotti. Uno sarà un’acqua nazionale che però abbia compiuto azioni coerenti con la nostra campagna: come la riduzione del peso della bottiglia o effettuare il trasporto via ferrovia. La seconda segnalazione riguarderà un’acqua locale, che cioè, per arrivare al negozio, deve percorrere meno chilometri. La terza segnalazione riguarderà prodotti che possono contribuire a migliorare la qualità dell’acqua di rubinetto, come caraffe, filtri, gasatori o altri apparati. Così facendo l’attenzione verso il consumo di acqua diverrà una modalità strutturale del nostro modo di operare".
È da ricordare che Coop, al momento del lancio della campagna, oltre a invitare a utilizzare preferibilmente acqua di rubinetto, aveva adottato diversi provvedimenti riguardanti le proprie acque minerali. Oltre a ridurre la grammatura delle bottiglie (con un risparmio di 3.300 tonnellate di CO2) si era ampliato il numero di fonti di imbottigliamento nelle diverse aree del paese, di modo da garantire una consistente riduzione del chilometraggio da percorrere per arrivare al punto vendita.
Dario Guidi