15 mila bambini e ragazzi di origine straniera nelle scuole
Ma il diritto di cittadinanza non è ancora per tutti
Le persone di origine straniera che vivono in Italia sono oggi circa 5 milioni, pari all’8% della popolazione. Di queste un quinto circa sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze nati in gran parte in Italia. A Modena sono oltre 15.000 i bambini e ragazzi con cittadinanza non italiana iscritti nelle scuole modenesi nell’anno scolastico 2010-2011, pari al 15,3% dell’intera popolazione scolastica provinciale. Secondo i dati dell’Osservatorio Provinciale sull’immigrazione, nel 2010 sono stati 33.270 i permessi di soggiorno per lunghe permanenze rilasciati (+371% rispetto ai 7.063 del 2004). Sul fronte della popolazione residente, con 27.154 cittadini stranieri Modena si colloca come terza città regionale per presenza di cittadini non italiani, dopo Bologna (49.466) e Reggio Emilia (28.856).
Da questi dati e dall’articolo 3 della Costituzione che stabilisce il principio di uguaglianza tra le persone parte l’iniziativa nazionale “L’Italia sono anch’io” per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto alle persone straniere.
Particolarmente importante la questione dei minori: si tratta di bambini e bambine nati in Italia che studiano nel nostro paese, ne posseggono la lingua, le abitudini e ne condividono la cultura. Nonostante questo nei loro confronti l’Italia ha un comportamento strabico: invece di prendere atto del luogo di nascita e del futuro di questi bambini, si guarda al luogo di nascita dei loro genitori lasciando che oltre il 20% degli adulti di domani sia costretto, al compimento dei 18 anni, a confrontarsi con una normativa sull’acquisizione della cittadinanza lunga, complicata e respingente.