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Salute e Bellezza

Scopriamo i segreti del termostato

termostato

Lo stress termico a cui il nostro corpo rischia di essere sottoposto se la temperatura, in casa, dovesse scendere troppo, riguarda in qualche modo anche gli impianti di riscaldamento. In altre parole, accendere e spegnere più volte al giorno la caldaia è da evitare. «Oggi l’evoluzione consente di andare verso sistemi che non siano solamente on-off, con il problema che quando riattacco creo un picco di consumo – spiega l’ingegner Federico Musazzi, segretario di Assotermica, l’associazione dei produttori di apparecchi e componenti per impianti termico –. Si va verso una tecnologia intelligente che grazie ai cronotermostati consente di regolare la temperatura, e si diffondono generatori come caldaie, pompe di calore o ibridi, che combinano i diversi vettori energici e li selezionano in base ai momenti in cui il costo dell’energia è più basso».

Quando non si è in casa, è sempre meglio tarare il termostato su qualche grado in meno, per poi alzarlo al rientro? «In via generale è corretto, con la postilla che i gradi devono essere valutati anche in funzione dei terminali di emissione. Faccio un esempio: se ho il riscaldamento a pavimento, diffuso nella nuova edilizia, questo ha tempi di messa a regime più lunghi, per cui il suggerimento è di tenere temperature più basse e nelle fasce di utilizzo di aumentarle. I caloriferi classici, invece, arrivano in temperatura più velocemente, per cui ci si può permettere una discontinuità maggiore». E se ci si assenta per lunghi periodi di tempo? «In questo caso ha senso spegnere e magari, con sistemi comandati da remoto, riaccendere il giorno prima. Nelle ore notturne, c’è da aggiungere, per il benessere e la qualità del sonno non è mai un bene avere troppo caldo in casa. Poi c’è una tema di qualità dell’aria e si diffondono i sistemi di ventilazione meccanica per un miglior confort». Il parco macchine, conclude l’ingegnere, va svecchiato accelerando sulla riqualificazione energetica degli edifici, ma a livello individuale determinante, per la resa di un impianto, resta una corretta manutenzione.

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