Tempi duri per i fumatori, ora buttare a terra un mozzicone di sigaretta costerà fino a 300 euro di multa, lo ha deciso il Collegato Ambiente, una serie di nuove leggi per la eco sostenibilità ma anche il decoro urbano.
Questa sanzione per i mozziconi a terra, va a braccetto con altre sanzioni che sono state previste da un accordo a livello europeo stipulato alcuni mesi fa e che ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini a tenere la propria città più pulita ma, sopratutto, a non inquinare.
Se gettare a terra mozziconi di sigaretta sarà sanzionato con multa, anche gettare a terra cartaccie, gomme da masticare e altri rifiuti potrà essere un atteggiamento passibile di contravvenzione.
Quanto ai mozziconi di sigaretta, uno studio di Enea e Ausl di Bologna mette in evidenza il potenziale inquinante delle cicche sul territorio italiano. La valutazione si basa sul numero di fumatori (13 milioni), il numero medio di sigarette fumate da ciascuno (15 sigarette al giorno), i quantitativi di alcuni agenti chimici presenti in ogni cicca e il numero complessivo di cicche immesse in ambiente ogni anno (72 miliardi di cicche/anno). Tenuto conto del potere filtrante dell’acetato di cellulosa (di cui è composto il filtro) la ricerca valuta che il carico nocivo immesso nell’ambiente è pari a 324 tonnellate di nicotina, 1872 milioni di Bq (Becquerel, l’unità di misura delle sostanze radioattive) di polonio-210, 1800 tonnellate di composti organici volatili, 21,6 tonnellate di gas tossici, 1440 tonnellate di catrame e condensato, 12240 tonnellate di acetato di cellulosa.
“L’impatto nocivo di mozziconi sull’ambiente – ricorda Piergiorgio Benvenuti, presidente di Ecoitaliasolidale– è andato progressivamente peggiorando anche a causa dell’introduzione di nuovi filtri sintetici e non più di pura cellulosa, che ne hanno reso ancora più difficile lo smaltimento in natura”. Secondo uno studio Usa condotto dal Ncbi (National Center for Biotechnology Information) la fibra sintetica di cui il filtro è composto non è biodegradabile, ma solo in grado di disfarsi in polvere fine, in tempi, peraltro, di circa 10-15 anni al termine dei quali, comunque, permane sempre un residuo sintetico fine che si diffonde nel suolo e nelle acque, semplicemente “diluendosi” nell’ambiente senza svanire mai. Si può ben dire, dunque, che i residui delle sigarette siano “eterni“.
febbraio 2015