Stando a una ricerca del Cohen Children’s Medical Center di New York di qualche anno fa mandare o leggere un sms mentre si guida causa più incidenti che mettersi al volante dopo aver esagerato nel bere. Il ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio, l’estate scorsa ha attribuito all’uso del cellulare mentre si guida l’80% degli incidenti che avvengono.
L’ebbrezza tecnologica rischia di essere più pericolosa di quella derivante dall’ingestione di alcol. Anche 5 secondi di distrazione a 100 km orari possono diventare guida bendata per una distanza maggiore di quella di un campo di calcio.
Questa ebbrezza da notifiche del cellulare ha anche un nome, Fomo. Un acronimo inglese che sta per Fear of Missing Out, letteralmente paura di essere tagliati fuori. Una paura che rende compulsivo guardare il cellulare e che rischia di fare danni irreparabili soprattutto tra le giovani generazioni che stando agli ultimi dati Istat sono i soggetti più coinvolti in incidenti mortali.
Per far fronte a questa specifica violazione del codice della strada l’ACI – Automobile Club d’Italia – ha lanciato la scorsa estate “#GUARDALASTRADA” e “#MOLLASTOTELEFONO”, una campagna di sensibilizzazione contro le distrazioni alla guida legate all’uso dello smartphone, rivolta in particolare ai giovani tra i 18 e i 29 anni.
Testimonial d’eccezione è stato Francesco Mandelli, attore e conduttore televisivo, volto particolarmente noto e amato dai giovani che si sa essere i più esposti alla tentazione da cellulare.