Le erbe aromatiche oltre al compito più noto di insaporire vivande, possono essere utilizzate a scopo curativo, sotto forma di decotto, infuso od oli essenziali, diventando veri e propri medicinali. Come tutti i medicinali posseggono quindi qualità benefiche ma anche possibili effetti tossici e controindicazioni. Alcuni dei loro composti possono essere dannosi se assunti in determinate condizioni o in dosi eccessive: ad esempio il prezzemolo è dannoso se assunto in grande quantità in gravidanza perché provoca contrazioni uterine o se si assumono in contemporanea farmaci anticoagulanti perché aumenta il rischio emorragie.
L’olio essenziale di salvia è controindicato in caso di insufficienza renale, quello di basilico può essere irritante nell’uso locale così come quello di ginepro e di alloro. In generale durante la gravidanza, l’allattamento, o con terapie farmacologiche concomitanti è bene usare la massima cautela nell’uso di questi rimedi naturali e comunque sempre facendosi consigliare da un medico esperto nel campo.