Come combattere il declino mentale? Bisogna cominciare subito. Già, perché a 30 anni – dopo il picco dell’efficienza mentale che si ha verso i 25 – si iniziano a perdere neuroni, circa centomila ogni giorno. A 50 anni quasi un quarto del nostro potenziale è quindi rimasto dietro di noi. Ma non tutto è perduto, anche dopo i 65. Come? Ad esempio aprendo un profilo Facebook o iniziando a twittare, trasformandosi da nonni a ‘cyber nonni’ per tenere la mente in allenamento. Ad utilizzare internet tra gli over 65 è ancora solo 1 su 10.
Questo il consiglio che arriva dagli esperti di Assomensana (www.assomensana.it), che suggeriscono anche sei mosse per tenere allenata la mente anche nella terza età.
1) Diventare social, cioè apprendere e utilizzare le nuove tecnologie che ci consentono di entrare in relazione con nipoti lontani o amici che abbiamo perso di vista (sempre che ci faccia piacere, ovviamente!)
2) Andare a caccia di parole. Per due giorni scrivere su un quaderno un certo numero di parole che iniziano con la A, il giorno dopo con la B. Poi rendere l’esercizio via via più difficile ad esempio con parole che iniziano con la H o la Z
3) Gioco del 3. Apprendere una notizia positiva e ripeterla a 3 persone differenti. La prima volta la racconteremo in modo più confuso, la seconda saremo più precisi, la terza potremo dire di averla memorizzata
4) Scacchi, carte, sudoku: scegliere un gioco e dedicarcisi con attenzione e concentrazione
5) Facciamo sempre la stessa strada? Cambiamo percorso. Modifichiamo le regole, il cervello dovrà venirci dietro e apprendere nuove abitudini
6) Prima di dormire ripensiamo alla giornata trascorsa, per ripassare le cose fatte e memorizzarle, soffermandoci su quelle positive
Per rallentare il decadimento cognitivo poi, via libera alla dieta mediterranea, ai pasti consumati in compagnia e a un’attività fisica regolare. Infine, attenzione: gli intervalli temporali corretti per “allenare” le funzioni cognitive sono tra le 9 e le 12 e tra le 15 e le 19.