“L’umanità sta attraversando un momento difficile, caratterizzato da incertezza e paura del futuro. È un terreno fertile per le pseudoscienze, le medicine illusorie, le pratiche magiche e le facili promesse, che talvolta riescono a trovare rifugio persino sotto l’ombrello delle istituzioni”. È un appello del Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Lo hanno fondato nel 1989 Piero Angela e un gruppo di scienziati che continuano a smascherare rabdomanti, piegatori di cucchiai, venditori di cuscini di trucioli di Pino Cembro dell’Alto Adige che migliorano la frequenza cardiaca o scanner dei nodi di Hartmann utili per posizionare meglio i mobili in casa.

Questa pandemia sposta continuamente le pedine delle cose – dove sono finiti i banchi con le ruote delle scuole che ci preoccupavano solo un anno fa? -, ci tocca abitare il tempo dell’insicurezza e noi umani cerchiamo sempre rassicurazioni. «L’umanità non resiste, cerca un complotto per ogni evento. Ha paura di non spiegarsi quel che accade: meglio accettare che sottoterra ci sia una regia occulta. L’angoscia scatena la mania del complotto che finisce per tranquillizzarci», diceva nel 2005 Umberto Eco. «Un bisogno innato nell’umanità di spiegarsi la realtà, non con la ragione e quel che abbiamo sotto gli occhi, ma con un segreto capro espiatorio». Karl Popper, un filosofo, aveva provato a spiegarne i meccanismi. «Tutto inutile», era rassegnato Eco. Il complotto piace.

Ci sono i grandi classici, da quello dei Protocolli dei Savi di Sion, che calunnia gli ebrei, e c’è ancora qualche senatore che ci crede. Anche se quella storia lì ha contribuito all’Olocausto. E c’è chi non crede all’Olocausto. Poi ci sono i complotti di ampio respiro: l’uomo non è mai andato sulla luna (le scene della passeggiata sulla sua superficie sono state girate in un capannone di Carate Brianza e i poteri forti non hanno ancora pagato l’affitto al proprietario, lo zio di mio cugino). C’è Elvis Presley che è vivo, l’11 settembre con i soliti ebrei che sapevano e si sono salvati e tutta l’Area  51. E ci sono i complotti appena sfornati: il Covid-19 non esiste; Bill Gates installa microchip con i vaccini per controllare la popolazione mondiale; il Cern di Ginevra, manovrando male il bosone di Higgs, ha creato un buco nero e tutta la terra ci è caduta dentro (e quindi cosa continuo a versare l’acconto Irpef se siamo in un buco nero?); le elezioni Usa sono state una frode manovrata dall’Italia, Conte e Renzi  hanno tramato per far vincere Biden (l’ipotesi che Renzi abbia tramato con qualcuno invece di litigarci è inquietante).

E poi, ancora, c’è una teoria del complotto secondo cui la Finlandia non esiste (sul Molise si sta ancora indagando); un’altra dice che Greta Thumberg viaggia nel tempo perché c’è lei in una foto del 1898 in una miniera d’oro nello Yukon (secondo altri complotti, meno innovativi, Greta è un’attrice o lavora per l’Isis e/o Bill Gates).

Una ricerca dell’Università Cattolica di Cremona dice che i meno giovani e i meno scolarizzati cascano più facilmente nelle teorie complottiste. Invece Leonardo Bianchi fa COMPLOTTI!, una newsletter bella davvero. La trovate su complotti.substack.com/archive. Ma io non ci credo.

Tag: complottismo, scienza, cicap

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