Futuro presente

Ti invento l’idrometano. [br]Inquinare meno si può, lo dice il bus della linea 8

L’umanità procede per balzi. Piccole intuizioni, svolte clamorose ed evoluzioni inimmaginabili costellano il cammino dei bipedi fin dalla scoperta del fuoco e della ruota. C’è stato un momento, nel millenario incedere delle civiltà terrestri, in cui un cervello più sveglio degli altri, dopo aver visto un piatto di maccheroni, ha capito che lo stesso poteva essere arricchito dal cacio.
A scaglie, grattugiato o a pezzettini, poco importa, l’importante era condire, impreziosire e aggiungere valore all’eccellenza. Seguendo la stessa logica a Ravenna, nel trasporto pubblico, hanno pensato bene di aggiungere idrogeno al carburante più ecologico ed economico di tutti: il metano. Quello che ne è uscito è un balzo in avanti importante, perché è nato il primo autobus alimentato ad Idrometano.
Per noi fans del metano è come aver trovato il Sacro Graal. È come vedere giocare insieme nella stessa squadra Maradona e Pelè, è come un affresco dipinto a quattro mani da Leonardo e Picasso. Il sogno dell’idrometano, partito negli anni settanta nel mitico Jet Propulsion Laboratory della Nasa è ora realtà.
Succede grazie a un motore nato nei laboratori dell’ENEA – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – e sperimentato nell’Istituto Motori del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli. Che equipaggia un vero autobus di linea. Dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni per la circolazione su strada, sul finire del 2012 l’autobus a idrometano ha percorso i primi 5mila chilometri senza trasportare passeggeri. Proprio come quando si modifica la bicicletta, si cambia il sellino, si lucida la catena, si cambia una gomma e si aspetta a trasportare gli amici sulla canna.
Perché prima bisogna capire se tutto funziona alla perfezione. A produrre la miscela ci pensa ogni giorno SOL, un produttore ravennate di gas tecnici, con un’unità di miscelazione progettata e costruita in casa. Sono terre di grandi impasti e ottima cucina, avranno pensato: “Che ci vorrà mai a impastare un po’ di molecole di metano e idrogeno?”. La miscela avviene con il 15% di idrogeno e l’effetto è dirompente, i risparmi sul motore a metano sono incredibili: meno 19% di consumo di carburante e meno 17% di anidride carbonica emessa in atmosfera.
E partendo da un combustibile che è già il top del risparmio e delle poche emissioni! Dal 19 gennaio di quest’anno il bus a idro-metano viaggia sulla  linea numero 8 di Ravenna con  regolare servizio passeggeri. Lo hanno utilizzato migliaia di viaggiatori con una media di 243 chilometri percorsi ogni giorno e più di diecimila in totale. Il prossimo passo è arrivare ai quarantamila chilometri, avverrà intorno al novembre di quest’anno, dopodiché si potrà fare il prossimo “tagliando” a tutto il progetto.
Che è finanziato dall’Unione Europea per il suo valore di apripista: quella dell’idrometano è una tecnologia di facile applicazione, ottima per i trasporti pubblici perché contribuisce alla riduzione delle emissioni nelle citta che soffocano di inquinamento, senza bisogno dei grossi investimenti necessari per passare subito all’idrogeno puro. Pensateci se a Ravenna vi capita di salire sul bus numero 8.

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