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Quelle “catene” social inutili e pericolose

Catene social

Con l’intento di difenderci dagli abusi dei social media, a volte condividiamo dichiarazioni prive di fondamento. Ma attenzione: stiamo rivelando che siamo una preda facile proprio per raggiri e truffe

Se usi Facebook ti sarà senz’altro capitato sotto gli occhi qualche post su una fantomatica “nuova regola di Facebook”. Forse l’hai copiato e ricondiviso anche tu. Può suonare più o meno così: “Non dimenticare che domani inizia una nuova regola di Facebook/Meta in cui possono usare le tue foto. […] La regola può essere usata in tribunale contro di te. Tutto ciò che non hai mai pubblicato sarà pubblico da oggi, anche i messaggi che sono stati cancellati o le foto che sono private. Non costa nulla semplicemente copiare e incollare questo messaggio.
Meglio essere al sicuro che pentirsi più tardi. Non do a Facebook/Meta nessun permesso di usare le mie foto, informazioni, messaggi o post, sia passato che futuro. […] Non condividere. Copia e incolla”.
Si tratta di una bufala completamente infondata. Partiamo dalle basi: quando abbiamo deciso di usare Facebook o qualunque altro social network, aprendo il nostro profilo abbiamo dichiarato di avere letto e accettato i termini di servizio.
Questi sono un vero e proprio contratto, col quale ci impegniamo a pubblicare solo contenuti di cui abbiamo i diritti di riproduzione (cioè testi e foto fatti da noi) e concediamo alla piattaforma i diritti di riproduzione, non esclusivi, di questi contenuti. Altrimenti Facebook non potrebbe memorizzarli sui propri server, renderli visibili ad altre persone e, ovviamente, analizzarli per decidere se mostrarci o meno annunci pubblicitari.
Pubblicare un post in cui “non autorizzo Facebook” a fare alcunché ha lo stesso effetto che urlare “l’Italia è una monarchia”: non cambia nulla, se non che facciamo la figura di uno che non ha capito dove vive.
Ma perché invece è pericoloso diffondere questi contenuti? Spesso chi rilancia post del genere pensa “non so se è vero, ma cosa mi costa provarci?”.  In realtà, facendolo stai mostrando a chi ti legge che non capisci molto di come funziona internet, e in questo modo segnali ai malintenzionati che sei una preda facile per raggiri e truffe online.
Se hai condiviso un post del genere, quindi, cancellalo subito. Quando si elimina un post vengono cancellate anche tutte le sue ricondivisioni; questo è il motivo per cui chi mette in giro queste bufale si raccomanda di “non condividere, copia e incolla il messaggio su un nuovo post”.
Che tu abbia ricondiviso o creato ex novo un post del genere, vai subito a eliminarlo dal tuo profilo. Per farlo, clicca sui tre puntini in alto a destra del post stesso: si aprirà un menu la cui ultima voce è “sposta nel cestino”.
E la prossima volta, nel dubbio non pubblicare niente.

I termini di servizio di Facebook, WhatsApp e Instagram Le condizioni per l’uso di Facebook e in generale di tutte le piattaforme Meta, che comprendono anche Instagram e WhatsApp, sono un testo lungo ma scritto in modo piuttosto chiaro, molto più di tanti contratti e leggi. Prenditi un po’ di tempo per leggerle; se trovi condizioni per te inaccettabili, chiudi il tuo profilo chiedendo a Meta di cancellare in modo permanente tutto ciò che hai pubblicato.

Tag: , instagram, bufala

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