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Non solo calorie. Consigli utili per le vostre diete

L’orgia eno-gastronomica che ha invaso TV e carta stampata, non ha giovato alle abitudini alimentari degli italiani, se non per la moda della nouvelle cuisine che in nome dell’eleganza del piatto ha ridotto le porzioni a misura degli intellettuali sedentari piuttosto che degli ultimi lavoratori manuali.

Purtroppo non è migliorato l’interesse culturale, sanamente egoistico verso scelte e abitudini nutrizionali destinate a condizionare la longevità e quel benessere fisico a cui tende l’uomo in ogni fascia di età. Nel dilagare delle proposte dietetiche si tramandano tuttora pregiudizi mai documentati scientificamente e ogni anno si rinnova l’effimero trionfo di qualche dieta alla moda, legittimata solo dall’autoreferenzialità di abili “commercianti del dimagrimento”, esperti nel proporre e nell’esaltare diete o cibi che dovrebbero “far bruciare i grassi” o riportarci alla tonicità muscolare di quando ci si muoveva a piedi e si zappava l’orto.

Vorrei dare qualche informazione che metta in guardia dalle promesse dei mestieranti tuttora incentrate solo sul contenuto calorico dei cibi, etichettati in buoni o cattivi, senza raccogliere prima le necessarie informazioni sulla composizione corporea e lo stile di vita.
Per prima cosa è necessario accertare non solo il peso ma la composizione corporea. Con la formula dell’indice di massa corporea (peso diviso per il prodotto dell’altezza per l’altezza) perfino Tarzan o un campione olimpico potrebbero essere definiti in sovrappeso, mentre in realtà hanno una modestissima massa grassa (ovvero il bagaglio di troppo!) e una florida massa magra (cioè il motore metabolico, rappresentato in primo luogo dalla massa muscolare).

Quindi, sarebbe opportuna almeno una visita iniziale presso un Centro dietetico ospedaliero o nello studio di un nutrizionista laureato che oggi può accertare non solo la ripartizione fra massa grassa e magra con il bioimpedenzometro ma avvalendosi anche di un ecografo miniaturizzato (adipometro), non più grande di un rasoio elettrico ma capace di riportare in cifre lo spessore dei muscoli o lo strato di quel grasso viscerale che i cardiologi ritengono corresponsabile di problemi cardiocircolatori e dismetabolici.

Inoltre, un professionista attrezzato può farvi indossare per un giorno l’arm band: una fascetta di velcro dotata di sensori che possono dare una stima sufficientemente approssimata della spesa energetica di una qualunque giornata della vostra vita, dimostrando a voi e al vostro medico che prima della dieta va cambiato lo stile di vita sedentario in cui troppi cittadini sprofondano ogni giorno di più. Quando si consuma poca energia il primo consiglio degli amici inesperti è quello di ridurre ulteriormente i pasti, senza sospettare che in questo modo si accentuerà l’autocannibalismo proteico che impoverisce ancora di più il motore metabolico. Il fai da te può andar bene per un raffreddore ma non per l’obesità.

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