Penguin Café
Hanno sedotto Brian Eno, che produsse il loro album d’esordio, hanno creato un “folklore immaginario” come loro stessi lo hanno descritto, scrivendo canzoni ricche di suggestioni che attraversano le culture musicali del pianeta. Arcaici, avvolgenti, minimali, gli artisti che compongono il Penguin Cafe tornano con un nuovo album, “Rain Before Seven…”, al tempo stesso sperimentale e ballabile. Nel disco ci sono, dice il leader Arthur Jeffes, molti balafon e strumenti  provenienti da ogni parte del mondo, musicalmente e geograficamente.  Un viaggio nella world music, capace di rendere famigliari melodie e atmosfere lontane.
Rain Before Seven… (Erased Tapes)
Se ti piace ascolta: Balanescu Quartet, Ludovico Einaudi

Graham Nash
Ha scritto la storia della cultura psichedelica californiana, ha trasfigurato il folk  attraverso la lente dei movimenti giovanili di protesta, ha fatto parte di una delle band più originali della storia della popular music. Graham Nash pubblica un disco  di sontuose ballate che hanno la capacità di portarci nella dimensione del sogno.
Now (BMG)
Se ti piace ascolta: CSN&Y, Joni Mitchell

Lo Stato SocialeLo Stato Sociale
Irriverenti e sempre consapevoli, capaci di analisi  che diventano lievi canzoni pop che arrivano  ai vertici della classifica, i musicisti dello Stato Sociale continuano a realizzare dischi di rock travolgente, ballabile, persino. Come il nuovo “Stupido Sexy Futuro”, da loro definito “politico e sentimentale, intimo e sociale”.
Stupido Sexy Futuro (Garrincha Dischi)
Se ti piace ascolta: La Rappresentante di Lista,  Skiantos

IzangoMaIzangoma
L’etichetta inglese Brownswood è una delle più attente alla scena della world music, in particolare ai nuovi suoni che arrivano dall’Africa è ha il merito di farci scoprire realtà sonore straordinarie. Come gli IzangoMa, una band di 15 musicisti di Pretoria, Sud Africa,  che racconta storie di sorrisi e di lune che si stagliano nel cielo, tra radici tribali e tecnologia.
Ngo Ma (Brownswood)
Se ti piace ascolta: Hugh Masekela, Johnny Clegg

Tag: musica, giugno

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