Non c’è niente di più fastidioso di quelli che dicono “…io l’avevo detto”. E poi lo ripetono. Sono insopportabili. E lo diventano ancora di più quando alla fine il disastro preannunciato arriva davvero e così si scopre che quelli là avevano anche ragione.
A volte noi ci sentiamo un po’ così: molesti e noiosi. Pure irritanti e saputelli. Perché riguardo a quello che sta accadendo al pianeta, al suo clima, al nostro ambiente, all’economia globale… noi, dai microfoni della radio, Caterpillar, Radio 2, modestamente, umilmente, garbatamente, seriamente e poco seriamente, lo avevamo detto.
Perdonate ma è così. Iniziammo nel 2005 quando il cambiamento climatico non era ancora un’emergenza per i mass media,  “la crisi” era ancora lontana e Al Gore era semplicemente il candidato peggio trombato delle presidenziali americane e non il premio Oscar e Nobel paladino della Biosfera. Quando tutti noi illuminavamo casa con le lampadine ad incandescenza e quelle a risparmio energetico erano ancora una novità. Allora immaginammo di unire in un’unica giornata gli sforzi e le intelligenze dei tanti che stavano riflettendo su un utilizzo più attento e responsabile dell’energia. Contro gli sprechi, le abitudini nocive, l’energia sbagliata.
Partendo dalle lampadine e arrivando ad un nuovo modello di sviluppo. Perché l’energia, il suo uso e la sua fonte – Fossile? Rinnovabile? Nucleare? – è una delle chiavi del futuro. Così il 16 febbraio del 2005 lanciammo nell’etere M’illumino di meno, la giornata del risparmio energetico. Invitando cittadini, aziende, negozi, chiese e comuni a spegnere le luci.  Sono passati sette anni e lo abbiamo sempre rifatto. Spegnendo monumenti e case, piazze e parlamenti. E salutando l’accensione di molti impianti fotovoltaici, eolici, di energie nuove. Perché il mondo sta cambiando velocemente e adesso le lampadine ad incandescenza sono semplicemente fuori produzione. Un pezzo del passato.
Quest’anno ci ritroviamo, con M’illumino di meno, per ri-dire che risparmiare energia e produrla con fonti rinnovabili è l’unica strada che rimane se vogliamo salvare qualcosa dell’ambiente in cui viviamo.
Come sette anni fa rimaniamo convinti che non ci sia altra via d’uscita dalla crisi dentro cui ci hanno portato un sistema economico e finanziario malato e un sistema produttivo e industriale schiavo del petrolio e dei suoi equilibri (o squilibri) geo-politici. Così proviamo a vedere quanta strada abbiamo fatto da quella prima edizione: misurando i cambiamenti che sono intervenuti nelle nostre vite energetiche e guardando da vicino le giornate “energeticamente corrette” dei sindaci e dei cittadini più virtuosi. Su Radio2, venerdì 17 febbraio, M’illumino di meno inizia alle sei di mattina con Caterpillar AM, una nuova creatura, e va avanti nel pomeriggio con il Caterpillar classico. Saranno più di dodici ore di futuro energetico sostenibile, che per molti è già presente.
Seguiremo le buone pratiche, le idee geniali, le invenzioni e gli eventi spettacolari di una giornata ormai entrata nelle abitudini di milioni di cittadini. Per continuare a credere che un altro modo di usare l’energia è possibile, specie se vi ricordate di spegnere la luce quando uscite dal bagno.

Massimo Cirri e Filippo Solibello

Condividi su

Lascia un commento

Dicci la tua! Scrivi nello spazio qui sotto cosa pensi dell’articolo, la tua opinione è importante per noi.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Iscriviti alla
newsletter

di Consumatori

Ricevi ogni mese via mail la rivista digitale e le notizie più interessanti