L’intelligenza artificiale (IA) può essere usata per creare immagini realistiche a partire da dati di input: è cioè possibile generare immagini di paesaggi, oggetti, animali o persone che sembrano reali, anche se non esistono nella realtà. Se ad esempio si chiede di creare un paesaggio alpino, il sistema analizza una serie di immagini di montagne e ne individua i tratti comuni, per generare quindi un paesaggio che sembra realistico anche se non è reale. Ci sono poi modelli di sintesi delle immagini che generano immagini di alta qualità partendo da una descrizione testuale o da uno schizzo a mano libera, o che sono in grado di analizzare la galleria di opere di un artista per imitarne le caratteristiche di composizione e stile (nella foto).
Alcune applicazioni di questi sistemi hanno un impatto pratico su costi e tempi di lavori ripetitivi: consentendo ad esempio di generare rapidamente le foto delle varianti colore di mobili, accessori, capi di abbigliamento, da usare in cataloghi e siti web. Il lavoro che prima richiedeva ore di sessioni fotografiche e ottimizzazione e fotoritocco di immagini ora viene sostituito da un software, e alle persone resta il compito di configurare gli input e controllare i risultati delle elaborazioni.
Ma ora che i sistemi di generazione immagini sono tanto raffinati da produrre illustrazioni, immagini di fantasia, rappresentazioni di mondi immaginari “alla maniera di”, cosa implica questo per chi lavora nel mondo dell’illustrazione e della grafica? Si tratta di lavori in cui oltre alla creatività c’è comunque tanta pratica, ripetizione, replica e adattamento di modelli, ma se questa componente del lavoro può essere sostituita da un software, che spazio e prospettive restano alle professioni creative?
«In futuro, l’intelligenza artificiale non solo creerà nuove opere d’arte, ma anche nuovi generi artistici – afferma Robbie Barrat, un artista che usa l’IA per creare dipinti – Non possiamo nemmeno immaginare come sarà».
E poi ci sono i pericoli legati alla possibilità di creare facilmente immagini realistiche e usarle per ingannare le persone: sono i deep fake, foto o video creati ad arte che mostrano episodi mai avvenuti nella realtà. Riconoscerli diventa sempre più complesso e implica una verifica puntuale delle informazioni che non tutti e non sempre riusciamo a fare.
Una galleria di immagini generate da IA Sul sito pixelvibe.com si trova un’enorme galleria di immagini libere da diritti generate dall’intelligenza artificiale: si possono cercare per soggetto e, partendo da un’immagine, crearne altre simili.
Sai scoprire un fake? Se vuoi mettere alla prova la tua capacità di distinguere la foto di una persona vera da un’immagine generata da sistemi di intelligenza artificiale, vai all’indirizzo www.whichfaceisreal.com e scegli, fra le due foto che ti vengono presentate, quella che secondo te è vera. Puoi ripetere il test più volte, ti accorgerai di quanto è difficile.
Vuoi provare anche tu? Uno dei più famosi sistemi per generare immagini artificiali a partire da un testo in inglese è Dell-E, puoi provarlo da qui: openai.com/dall-e-2