C’è una notevole sproporzione fra quanto (perfino troppo) i mass media parlano di alimenti, calorie e nutrienti, rispetto allo spazio dedicato all’acqua che, invece, rappresenta circa il 60% della composizione corporea di un adulto e senza la quale non potrebbe esistere nessuna forma di vita, almeno sul nostro pianeta. Basta ricordare che anche una modesta perdita dell’acqua corporea, come potrebbe sembrare il 2-3%, se non debitamente reintegrata è già in grado di causarci problemi e disagi importanti o di costringere al ritiro un ciclista o un maratoneta che non potesse rifornirsene durante la gara
Per richiamare l’attenzione sul ruolo fondamentale dell’acqua alcuni esperti di nutrizione hanno voluto esemplificare, ricorrendo all’ormai consueta immagine della piramide, quale potrebbe essere la maniera migliore di soddisfare la primordiale sensazione di sete o meglio ancora di prevenirla, per assicurare la normalità degli scambi cellulari.
Le nostre cellule, infatti, non hanno altro mezzo di rifornirsi di nutrienti o di liberarsi delle scorie del loro incessante lavoro, se non per i processi osmotici che consentono l’entrata e l’uscita dei liquidi utilizzando la permeabilità delle membrane cellulari.
Detto questo la domanda più frequente in Estate, ma il problema esiste in ogni istante dell’anno, riguarda quanto dobbiamo bere e quali altre bevande, oltre l’acqua potabile, possono svolgere lo stesso compito, senza crearci problemi, come accadrebbe esagerando con bibite che veicolano anche alcol, zuccheri e calorie “a rischio”.
La piramide dell’idratazione serve a dare informazioni più precise su come soddisfare la necessità primaria del bere, non soltanto con l’acqua ma anche con i suoi possibili surrogati, dato che in tempi di acqua potabilizzata dai fiumi o di “gusto” insoddisfacente (sì, l’acqua si caratterizza anche per il gusto che cambia con il diverso contenuto minerale!) non tutti vogliono dissetarsi solo con l’acqua
Alla base della piramide dominano, com’è ovvio, l’acqua di rubinetto o quella imbottigliata, per un totale di almeno un litro (circa 5 bicchieri). Il restante litro potrebbe derivare da tè, orzo, infusi, caffè decaffeinato (tutti senza zucchero), accorpati nel secondo ripiano e poi, al terzo spazio: latte, succhi di frutta con zuccheri aggiunti e birra analcolica. Ancora più in alto (perciò quantitativi sempre più ridotti), caffè senza zucchero, bevande idro-saline per gli sportivi e all’apice della piramide le altre bevande. Ricapitolando, ogni giorno dobbiamo reintegrare un paio di litri di liquidi ma la precedenza va all’acqua e alle bevande non caloriche e non alcoliche, senza dimenticare che verdure, frutta e minestre contribuiscono, più di altri alimenti, al rifornimento quotidiano di liquidi.
Eugenio Del Toma